Le vie di Cuorgnè sono più pulite grazie a un pensionato 83enne
CUORGNÈ. È riuscito laddove intere squadre di cantonieri metropolitani hanno fallito: combattere il menefreghismo, lo scarso senso civico e la maleducazione dei cittadini. Con l’esempio. Domenico Vicario, 83 anni, pensionato con una formidabile energia, sta ripulendo la città strada per strada. E lo fa meticolosamente. Alcune vie non apparivano così linde dalla notte dei tempi. Lui, volontario regolarmente iscritto nell’albo comunale, è originario di Vestenanova, comune italiano di 2.542 abitanti della provincia di Verona, ma vive in Canavese da ormai 61 anni. Sposato e divorziato. È padre di un ragazzo che fa il giornalista.
«Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese» è il suo motto. Ha abitato a Pratiglione, in località Tempia, a Rivara e fino al 2017 a Rivarolo, da dove poi si è trasferito a Cuorgnè.
I cuorgnatesi hanno imparato a conoscerlo non attraverso le chiacchiere, perché Domenico Vicario è un uomo estremamente riservato e timido, assai restio ai monologhi, ma attraverso il suo operare. Nella parte iniziale di via Brigate Partigiane pare sia passata una squadra di dieci cantonieri. Viali lindi, zero erbacce, aiuole ordinate. Ed invece è passato lui armato di guanti, scopa e sacchetti dell’immondizia. «Ho lavorato per una vita in alcune aziende locali nel settore dello stampaggio a Cuorgnè, Forno e Rivara. La mia famiglia non ha potuto mantenermi agli studi e a 12 anni ero già sotto padrone. E lo sono stato sino alla pensione. – racconta Domenico Vicario – Ho pulito finora 33 vie. Ho tutto l’elenco a casa». Rapisce vederlo all’opera. Non si ferma un solo istante. Concentrato, meticoloso, efficace.
«Se ci fossero più cittadini come lui Cuorgnè sarebbe una città migliore» si lascia sfuggire il vicesindaco Vanni Crisapulli. Molti amministratori si sono congratulati con l’83enne, a partire dalla sindaca. Il consigliere di opposizione Davide Pieruccini ne è ammirato: «Lo inviterò a pranzo a casa mia» ed intanto chiede «che gli vengano forniti tutti gli strumenti adeguati» affinché «possa fare quell’opera di cui tutti noi godiamo». E ne è nato pure un botta e risposta, tra lo stesso Pieruccini e la sindaca, del quale tutti avremmo fatto a meno. E se la godono ridacchiando anche i concittadini che affacciati alle finestre gli fanno notare «che c’è gente pagata» che dovrebbe fare quello che lui offre gratuitamente: tempo e impegno per rendere Cuorgnè più pulita. Gli strumenti di lavoro gli sono forniti dal Comune, ma Domenico Vicario ci mette anche del suo e un piccolo rimborso per le spese (si sposta in auto) non gli sarebbe sgradito «anche se in molti Comuni i denari scarseggiano». Il vicesindaco sta studiando un modo per rimborsarlo. Intanto lui si alza all’alba ogni mattina e trasforma Cuorgnè in una città più pulita.