Chiaverano. Muore Renzo Fornero, l’ex assessore gentile

CHIAVERANO. Una vita vissuta con impegno e passione nel lavoro, nel sociale e nella pubblica amministrazione. Così è stata quella di Renzo Fornero, morto per un malore, all’età di 83 anni, nel pomeriggio di lunedì 12 settembre ad Agliè dove da qualche tempo, dopo aver perso la moglie Maria, si trovava ospite della figlia. I funerali si tengono giovedì 15, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Chiaverano. Renzo Fornero abitava a Chiaverano, nelle villette del complesso della Bacciana, che lui stesso aveva contribuito a far edificare tra gli anni ’70 e ’80, dopo la demolizione di una vecchia cascina. Anzi per un certo periodo fu anche il presidente della cooperativa creata ad hoc. Una storia che ha voluto mettere nero su bianco nel racconto “La Bacciana di Chiaverano”, tra i finalisti del concorso letterario promosso dal Comune la scorsa primavera. Anni in cui comincia l’impegno di Fornero nella vita amministrativa di Chiaverano, dopo aver lavorato per l’Olivetti a Palazzo uffici. Negli anni ’80 fu assessore ai Servizi sociali al fianco dell’allora sindaco Piergiorgio Gastaldo Brac. Successivamente sedette all’opposizione per poi tornare operativo al fianco dell’attuale sindaco Maurizio Fiorentini. Dal 2011 al 2014 si occupò di bilancio, gestione degli immobili comunali, cultura e commercio. Subentrò al dimissionario Gianluca Caserio. «È stato anche per tantissimi anni presidente del Coro di Chiaverano – lo ricorda commosso Fiorentini – e, fino alla fine, è stato di supporto a Roberto, il direttore, per la preparazione degli spartiti delle canzoni. Anche dopo la fine del suo impegno come assessore ha continuato a informarsi e a condividere i problemi e le storie del nostro Comune. L'ho sentito telefonicamente solo pochi giorni fa, come tante altre volte, ha voluto che gli raccontassi le ultime vicende. Renzo era una persona "di una volta", di quelle cioè oneste, sempre pronta a mettersi in discussione, con sani principi». Lascia due figli e una scia di buone azioni. lydia massia