Il Vate divide Vecchiet e Benvenuto a Ronchi: l’ex sindaco critica i silenzi dell’Anpi
RONCHI Quest’anno non c’è stata la contromanifestazione. Nessun presidio davanti al monumento dedicato alla Resistenza. Ma Ronchi dei Legionari continua a dividersi sulla figura di Gabriele D’Annunzio. E le polemiche non mancano.
Vecchiet
L’ex sindaco, Livio Vecchiet, parla di due mesi e due misure, rispetto all’atteggiamento avuto dall’Anpi nei suoi confronti e nei confronti del suo successore, Mauro Benvenuto. «Negli anni passati – ricorda Vecchiet – abbiamo assistito a infinite polemiche, alimentate dall’Anpi e alle quali era stato dato ampio risalto, e che si sviluppavano attorno al fatto che, alla cerimonia in ricordo della marcia su Fiume, era presente il sindaco. Io, però, visto che non si tratta di una cerimonia istituzionale, ho sempre presenziato senza la fascia tricolore, anche in segno di rispetto per la storia della nostra città. Ogni anno l’Anpi invitava il sindaco a non essere presente, in quanto si sosteneva che la marcia di Ronchi era legata al fascismo, fatto che storicamente è sempre stato smentito». L’attuale capogruppo di Insieme per Ronchi in consiglio comunale sottolinea come, quest’anno, alla cerimonia dell’anniversario della Brigata Proletaria il primo cittadino non fosse stato presente (era a Metlika), mentre a quella che ricorda la marcia dei legionari c’era addirittura con la fascia tricolore. «Chiaramente a Benvenuto non è giunto da parte dell’Anpi nessun invito a non presenziare e nulla gli sarà rimproverato per la sua presenza. Ma mi preme ricordare che l’attuale sindaco è stato sostenuto sia dal Pd, sia dall’Anpi durante la campagna elettorale, sia sui social, sia durante le varie manifestazioni. Sorge spontanea una domanda: come mai è cambiata la situazione, sono finite le sterili polemiche, oppure si sono applicati due pesi due misure. Noi propendiamo per la seconda ipotesi».
L’Anpi
Accuse alle quali la presidente dell’Anpi, Marina Cuzzi, preferisce non replicare.
Benvenuto
Ma la presenza di Benvenuto alla cerimonia promossa dalla Lega Nazionale e dal Comitato per la valorizzazione storico-letteraria di Gabriele d’Annunzio?
«Gabriele D’Annunzio – spiega il sindaco – è un personalità che ha rappresentato un pezzo della storia, una storia che quest’amministrazione comunale, già da parecchi anni, ha voluto valorizzare attraverso interventi precisi ed importanti. Parlo della settimana d’annunziana che abbiamo promosso in occasione dei 100 anni dalla marcia di Ronchi e che è stata un importante e significativo esercizio di memoria storica che noi tutti abbiamo il dovere di perseguire. Ho aderito alla cerimonia con l’unico intento di ricordare l’evento storico e ben lontano da tutte le ideologie politiche che questo può rappresentare. Lontano da ogni simbologia che ne travisa il vero significato, quello storico appunto». Su questa linea Benvenuto e la sua squadra vogliono proseguire, parlando ancora di Gabriele D’Annunzio, cosi come prendendo a pretesto tutti quei personaggi, quelle vicende e quei momenti che rappresentano la storia di Ronchi dei Legionari. «Esercizi di memoria, promozione di eventi culturali ed iniziative divulgative che, come ho detto – aggiunge – vanno nella direzione della volontà di puntare i riflettori su momenti storici importanti che vanno analizzati, vanno discussi, vanno presentati al pubblico proprio per la loro unica valenza storica e culturale. Il nostro passato deve essere studiato e conosciuto, deve essere materia per la nostra cittadinanza attiva, per un’idea ed una pratica civile basata sulla partecipazione delle persone. È un dovere comprendere cosa è successo, anche per evitare che il passato si ripresenti nella sua forma peggiore. La città di Ronchi dei Legionari si è distinta per aver difeso con il sacrificio di tanti suoi giovani i valori della Resistenza e dell’antifascismo. Ideali di libertà, inclusione, rispetto e dialogo cui godiamo ancora oggi i frutti e che mai potranno essere messi in discussione e cui l’amministrazione comunale guarda con gratitudine e devozione».
Anche per questo motivo, nel 1993, la città è stata decorata con la medaglia d’argento al valor militare».
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