Fondazione CRTrieste, nuovo board: nel Consiglio generale c’è Paniccia
TRIESTE Molte conferme, qualche ritorno di peso e pure alcuni volti nuovi: nasce il Consiglio generale deputato a gestire la Fondazione CRTrieste nel prossimo quadriennio. L’organo d’indirizzo, cui spetta la determinazione di programmi, priorità e obiettivi dell’ente, nonché la verifica dei risultati e la nomina del presidente e dei membri del Cda, si insedierà a inizio ottobre. La data precisa, ad oggi, non è stata ancora individuata. In quella circostanza il Consiglio generale provvederà in particolare a nominare, scegliendolo tra i propri componenti, il nuovo presidente.
Un ulteriore indizio che corrobora le voci che danno per fatto il ritorno di Massimo Paniccia al vertice dell’istituto di via Cassa di Risparmio al posto dell’uscente Tiziana Benussi (reggente fino alla nomina del suo successore) arriva dallo stesso assetto del nuovo Consiglio generale, nel quale spicca proprio l’ingresso del presidente della Solari, dal settembre del 2018 presidente emerito della Fondazione dopo un “regno” durato 16 anni. Un accesso nel Consiglio generale che pare dunque propedeutico al suo nuovo mandato da presidente. Benussi, che è stata membro del Consiglio generale e che nel 2017 era stata nominata vicepresidente del Cda prima di diventare presidente dell’ente, non poteva essere rinominata come componente dello stesso Consiglio generale in quanto, secondo le norme attualmente in vigore in seno all’istituto, ha sostenuto due mandati consecutivi nel board di via Cassa di Risparmio. Potrà rientrarvi dal prossimo mandato.
Lo Statuto della Fondazione prevede che il Consiglio generale sia composto da 14 membri. Tra le figure che ora non siedono più attorno a quel tavolo ci sono Mitja Gialuz, Andrea Gelfi, Marco Donda e Giuseppe Razza. I volti nuovi, rispetto al precedente Consiglio generale, sono quelli di Alessandro de Pol, Adalberto Donaggio, Franco Sterpin Rigutti e Gianni Verrone, oltre a quello dello stesso Paniccia. Le conferme invece sono quelle di Marianina Accerboni, Massimo Campailla, Alessia Favretto, Ettore Malnati, Lori Petronio, Rita Rapotez, Sabrina Strolego e Roberto Di Lenarda. Oltre agli 11 membri designati dagli enti, pubblici e privati, lo statuto della Fondazione prevede che altri tre componenti siano rappresentati da «personalità che per professionalità, competenza ed esperienza, in particolare nei settori cui è rivolta l’attività della Fondazione, possono efficacemente contribuire al perseguimento dei fini istituzionali». Ed è seguendo questa indicazione che sono stati nominati all’unanimità l’avvocato cassazionista Campailla (vicepresidente uscente) e Paniccia.
Ma andiamo con ordine, individuando di chi siano espressione i singoli componenti del nuovo Consiglio generale, anche se salta all’occhio come la Fondazione CRTrieste resti un “fortino” di Forza Italia. Anzi, come non si è mai fatto mistero nelle stanze di Palazzo, del senatore Giulio Camber. Ha avuto un peso nella scelta dei componenti anche la prevista presenza nel Consiglio, così come previsto dallo Statuto, di entrambi i generi. L’architetto Accerboni esce dalla terna proposta dalla Regione mentre Rapotez (artigianato) e Strolego (industria), insieme a Sterpin Rigutti (commercio), sono le figure pescate dai nominativi proposti dalla Camera di Commercio. Il vicario episcopale Malnati è a propria volta espressione della Diocesi. Fa parte di diritto del board il rettore dell’Università di Trieste, che è attualmente Di Lenarda.
Il sindaco Roberto Dipiazza non ha chiesto posti in quota alla sua lista civica, mentre tra le figure indicate da Fdi l’ha spuntata de Pol, al vertice dell’Associazione degli Agenti marittimi Fvg. Dalle due terne calate dai forzisti sono entrati in Consiglio Donaggio (già vicepresidente del Consiglio generale), Favretto, presidente della Federazione Volontariato Fvg, e Petronio, presidente della Fondazione Caccia Burlo. Lo sport è rappresentato da Gianni Verrone, presidente del Circolo canottieri Saturnia, indicato dal Comitato regionale del Coni. Spetta alla Soprintendenza la nomina del 14.mo membro dei Consiglio, ma al momento non ha ancora completato la procedura.
C’è un’ultima novità. E di peso. Nel corso dell’ultima riunione il Consiglio generale, all’unanimità, ha deliberato di nominare Francesco Peroni - ex rettore ed ex assessore regionale - componente del Consiglio d’amministrazione della Fondazione in sostituzione di Diego Frattarolo, dimessosi.
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