Calcio, è del milanista Pobega il primo storico gol di un triestino in Champions League
TRIESTE. È il 77’ a San Siro. Il Milan è avanti per 2-1 sulla Dinamo Zagabria, ma i rossoneri sono in sofferenza. Entrato da 10 minuti al posto di uno stanco Tonali, il numero 32 Tommaso Pobega porta palla sulla trequarti e chiede l’uno-due a Theo Hernandez appena smarcatosi sulla fascia sinistra. Il triangolo si chiude alla perfezione. L’ex giocatore delle giovanili del San Luigi riceve palla in area, la posizione è ghiotta, non si fa pregare: si coordina e di piattone sinistro lascia partire una sventola che con l’aiuto della parte bassa della traversa gonfia la rete e chiude anticipatamente il discorso risultato.
Un gol bello, preziosissimo per il Milan che conquista la prima vittoria stagionale in Champions (a referto anche Giroud, Saelemaekers ed Oršić), cancellando l’insipido pareggio esterno tra le Alpi austriache con il Salisburgo. Ma per la Trieste calcistica il gol di Tommaso è il primo storico gol di un mulo in Coppa dei Campioni.
«Cosa vuole che le dica, è una sensazione indescrivibile che bisogna provare per capire». Papà Pobega, quel Giorgio buon giocatore del calcio dilettantistico triestino negli anni Ottanta con le maglie di Muggesana e Olimpia, ieri, molto probabilmente, è stato il papà più felice del mondo.
«Quest’anno non ero ancora riuscito a venire a San Siro. Vedere il gol dal vivo di Tommaso mi ha fatto venire le lacrime di gioia. Sono felice perché subito dopo il gol, che di fatto ha incanalato la partita verso la vittoria del Milan, tutti i compagni sono corsi ad abbracciare Tommaso. Dalla serie C sino alla Champions è stata una bella gavetta per mio figlio. Peccato non ci fosse mia moglie rimasta a Trieste. A fine partita mi ha chiamato: era in lacrime per la gioia. Tante emozioni per noi».
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Andando a ritroso, l’ultimo calciatore triestino ad aver segnato in Europa era stato Andrea Petagna. Nelle sue 8 partite disputate in Europa League con la maglia dell’Atalanta, l’attuale attaccante del Monza aveva segnato per due volte: la prima il 19 ottobre 2017 nel 3-1 contro Apollon Limassol, la seconda il 7 dicembre 2017 firmando il gol vittoria contro il Lione.
In Europa, nella defunta Coppa delle Alpi, il 14 giugno 1967 andò a segno con la maglia del Torino il ponzianino Giorgio Ferrini, autore della rete che decise il match con il Basilea. Non andarono mai in gol invece in Coppa Campioni Cesare Maldini (che però la coppa dalle grandi orecchie la alzò come capitano del Milan allenato da Nereo Rocco nel 1963), Mark Tullio Strukelj (in campo nella finale persa dalla Roma con il Liverpool nel 1984), Mauro Milanese (Inter, 1998-1999), né Max Tonetto (Roma, 2006-2009).
E rimanendo tra muli di qualità, entusiasta il commento a fine partita della celebre penna del giornalismo triestino Paolo Condò: «Ho iniziato ad apprezzare Tommaso con lo Spezia, l’anno scorso è stato il miglior giocatore del Torino, il suo ruolo al Milan l’ho visto subito da protagonista e il perché è semplice: ha corsa e senso del gol».