L’esercito di candidati messi in lista dai partiti ma senza alcuna chance di entrare in Parlamento
TRIESTE Sono i candidati senza chance, aggrappati alla speranza di un miracolo elettorale, a un risultato che non si riesce nemmeno a sognare. Il taglio dei parlamentari, del resto, ha ridotto la pattuglia di deputati e senatori eletti in Friuli Venezia Giulia dagli attuali venti a dodici. Eppure, raccontano di crederci, di voler fare campagna «pancia a terra», di impegnarsi come avessero già prenotato un seggio.
«In questo momento sono in un’azienda vitivinicola, ascolto e cerco di capire i problemi», raccontava con totale convinzione ieri pomeriggio Daniele Moschioni della Lega, posizione numero tre del proporzionale Senato dietro a Marco Dreosto e Raffaella Fiormaria Marin. Per il sindaco di Corno di Rosazzo, come del resto per la gradese Marin, si tratta anche di prepararsi a lasciare il Parlamento: la candidatura in posizione contendibile del 2018 non è stata replicata. «Lo spirito non cambia – assicura il leghista –, quello che conta è continuare a sostenere gli ideali del movimento delle origini, a partire dall’autonomia. L’impegno è lo stesso di quattro anni fa, quando mi sono ritrovato con la certezza dell’elezione».
Motivazioni non diverse quelle di Serena Angela Francovig, assessore a Staranzano dal 2014, numero tre nella lista del Partito democratico nel plurinominale Camera alle spalle di Debora Serracchiani e Cristiano Shaurli. «La scelta di accettare la candidatura – spiega –, premesso l’onore di rappresentare il territorio, nasce dalla volontà di metterci la faccia, come faccio da otto anni nel mio comune». Di qui un’agenda piena: Francovig fa sapere degli incontri appena fatti a San Pier d’Isonzo, a Vermegliano e ieri sera a Turriaco, e di quelli del fine settimana a Romans e Cormons sulle comunità energetiche: «Porto avanti idee di futuro e crescita, esperienza e conoscenza del territorio».
Di contatto con la gente, banchetti e volantinaggio, «la parte della campagna che mi piace di più», parla anche Antonella Grim, fino al settembre 2019 nel Pd e da allora in Italia Viva di Matteo Renzi, alleato in questa campagna elettorale con Carlo Calenda e Azione. Grim è collocata al secondo posto del proporzionale Senato dietro a Nicola Turello, coordinatore provinciale di Udine dei calendiani, sa bene di non avere troppe possibilità di farcela, ma non si tira indietro: «Sono orgogliosa della formazione di questa lista, che di fatto concretizza i motivi della scelta di tre anni fa, che segnò l’inizio della costruzione di una casa dei liberal democratici, vista l’esigenza per il Paese di una forza politica che, senza populismo e ideologia, dia la priorità agli obiettivi». Il prossimo appuntamento? «Venerdì 16 al Caffè San Marco con Matteo Renzi e Ettore Rosato. Lunedì 19 al DoubleTree sarò poi con Maurizio Lupi di Noi con l’Italia e Luca Sut del M5S a ragionare di bisogni delle persone».
Nulla di troppo diverso per Antonio Garritani, vicesindaco di Monfalcone, quarto nel proporzionale Camera per Fratelli d’Italia: «Il partito mi ha chiesto la disponibilità per la provincia di Gorizia, come pure a Francesca Tubetti, e, seppure in una posizione non eleggibile, mi offro con spirito di servizio. Faccio incontri, scrivo ai miei contatti, esattamente come se si trattasse di una campagna personale».
In uscita da Roma è invece Roberto Novelli, forzista vicesindaco a Cividale, che si dice «onorato di avere fatto il parlamentare, in coerenza con le mie azioni e il mio pensiero. La politica non finisce se non si viene riconfermati, spero di potermi ancora mettere a disposizione del centrodestra».