Via libera anche ad altri tre reparti: Chirurgia senologica, Allergologia e Psicologia clinica. E a Borgo Mantovano arrivano la Neuropsichiatria infantile con degenze e la sperimentazione cure fine vita. Il manager Azzi: «Sono felicissima, un enorme grazie alla giunta regionale che ha accolto tutte le nostre richieste»
MANTOVA. Martedì scorso è arrivato il definitivo via libera dalla Regione: L’Asst di Mantova ha ottenuto l’approvazione del Poas, il piano organizzativo aziendale strategico 2022-2024, che tra l’altro comprende anche la nascita di quattro nuovi reparti.
Oltre al nuovo reparto di Neurochirurgia al Carlo Poma, la cui autorizzazione era stata promessa a parole durante l’ultima visita dell’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, e la cui realizzazione è prevista entro il 2023 , all’ospedale di Mantova sono state riconosciute altre tre strutture complesse: Chirurgia Senologica, Allergologia e Psicologia Clinica. Questi ultimi tre reparti erano già funzionanti ma come strutture semplici. Ora, con l’approvazione da parte della Regione, saranno trasformati in strutture complesse e avranno un loro primario, posti letto e una loro autonomia.
I nuovi reparti erano stati inseriti, nero su bianco, nel Poas dell’Asst di Mantova inviato per l’approvazione alla direzione generale welfare il 7 giugno scorso. Ma non è tutto, perché nel Poas il direttore generale Mara Azzi ha inserito anche altre due richieste di un certo peso per l’ospedale di Borgo Mantovano: un reparto di Neuropsichiatria Infantile con degenza e una sperimentazione di cure fine vita con cure palliative. Ebbene, la Regione ha approvato anche queste altre due richieste.
«Sono estremamente soddisfatta dell’approvazione del nostro Poas – ha commentato la dottoressa Azzi - e ringrazio di cuore la giunta regionale che ha accolto tutte le nostre proposte per dare alla sanità mantovana nuovo slancio e nuovi servizi attesi da tempo dalla popolazione».
Il nuovo Piano strategico 2022-2024 consiste in uno strumento programmatorio attraverso il quale l’Asst, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e gestionale, definisce il proprio assetto organizzativo e le relative modalità di funzionamento per il perseguimento del miglioramento della qualità delle cure e dell’efficienza dei livelli produttivi. Nel piano di organizzazione aziendale strategico trova spazio anche il cronoprogramma di apertura delle case e degli ospedali di comunità del territorio mantovano. In particolare è prevista l’apertura delle case di comunità di Bozzolo, Viadana e Asola entro fine anno, delle Case di comunità di Sermide e Felonica, di Quistello e di Suzzara entro il 2023 e delle case di comunità di Mantova e Castiglione delle Stiviere entro il 2024. Entro fine anno vedrà la luce anche l’ospedale di comunità di Borgo Mantovano. Entro il 2023 quelli di Viadana e Asola e entro il 2024 quello di Mantova.
