Il Mantova torna umile: con difesa e contropiede manda ko il Trento
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Mensah la sblocca subito, Chiorra para tutto ma Bocalon firma il pari Poi De Francesco su rigore fa 2-1, gli ospiti restano in 10 e il successo è realtà
MANTOVA. Il Mantova cancella finalmente lo zero dalla sua classifica battendo al Martelli il Trento in una gara nella quale i biancorossi ritrovano l’umiltà, la “fame” e la grinta mancate nelle prime uscite. Oltre, ovviamente, a un assetto tattico (3-5-2) che consente di proteggere meglio una difesa ancora non del tutto esente da pecche. Anche gli episodi stavolta girano dalla parte giusta, ma un pizzico di fortuna bisogna andarselo a cercare con la furia agonistica giusta.
Si parte con Corrent che mette da parte il consueto 4-3-3 e propone un 3-5-2 orfano di capitan Guccione, seduto in panchina. I volti nuovi rispetto al ko di Busto sono quattro. Davanti a Chiorra, la difesa è composta da Matteucci, Iotti e Ceresoli; esterni Pinton e Silvestro; in regia De Francesco con al fianco Gerbaudo e Procaccio; davanti la coppia Mensah-Yeboah. Il Trento risponde con un 4-3-3 in cui sono titolari gli ex di turno Carini e Saporetti. Il tema del match è subito chiaro: i biancorossi stavolta non attaccano in massa, ma aspettano, aggrediscono e ripartono negli spazi. Come Yeboah dopo trenta secondi: il suo tiro cross colpisce Gerbaudo e la sfera va fuori. Molto più pericoloso al 7’ l’ex Saporetti, che in area salta Silvestro e spara il sinistro a pochi centimetri dal palo. Al 12’, però, arriva il vantaggio Acm: Silvestro serve in area Mensah, che si gira sull’avversario e conclude di sinistro, trovando impreparato il portiere figlio d’arte Marchegiani.
La gara si mette quindi come meglio non potrebbe, ma il Mantova non coglie l’attimo e pian piano l’inerzia del match cambia. Anche perché al 25’ l’arbitro Gigliotti grazia Ianesi che, già ammonito, rincorre Pinton e lo strattona da dietro: il rosso (sacrosanto) non arriva.
Il Trento così comincia a macinare gioco (che bel talento il regista rumeno Miahi, classe 2003) e a creare brividi. Al 34’ Saporetti elude la marcatura di Ceresoli, vola via a destra, entra in area e salta Iotti ma trova Chiorra a ribattere in uscita bassa. Dall’altra parte (34’) Mensah innesca in area Yeboah, il cui diagonale è parato in due tempi da Marchegiani. Si torna dall’altra parte e su cross di Semprini arriva liberissimo Ianesi (perso da Pinton): inzuccata da due passi e miracolo d’istinto di Chiorra. La panchina Acm entra quasi in campo, esultando come per un gol. Ma al 44’ la rete ospite arriva: Miahi pennella al centro, Matteucci lascia troppo spazio a Bocalon che devia di testa e fa secco Chiorra. 1-1 e tutti negli spogliatoi.
Si riparte con una velenosa punizione-cross di Belcastro (4’) che esce di poco sul secondo palo. Ma al primo contropiede il Mantova torna in vantaggio. Gerbaudo serve Yeboah, che vola in un improbabile uno contro cinque senza che nessuno lo affronti. Arrivato in area si defila, crossa e trova il braccio di Carini: rigore netto. Dal dischetto De Francesco fa 2-1.
La reazione trentina è immediata. Subito dopo una svista di Ceresoli consente a Saporetti di prender palla in area, sul rimpallo conseguente arriva in corsa Belcastro che da ottima posizione si divora il pari. Poi (17’) tocca al neoentrato Brighenti - libero in area - concludere debolmente di testa tra le braccia di Chiorra. Quindi è lo stesso portiere a ribattere col braccio aperto un tiro cross da distanza ravvicinata di Saporetti. Mister D’Anna butta dentro anche Pasquato (18’) e sbilancia la squadra. Due minuti dopo Damian si fa espellere per un fallaccio a palla lontana su Mensah, che aveva avviato un contropiede. Corrent inserisce allora Messori e Paudice per Procaccio e Mensah. A quel punto l’Acm manca il ko con azioni di rimessa (salvataggio di Carini su colpo di testa di Messori e due tiri di Yeboah parati) . Subentra un pizzico di paura, Corrent butta dentro Pierobon per Gerbaudo (31’) e nel finale (40’) Guccione per un incredulo Paudice, reo non si sa di quale colpa. In panchina fra il giovane attaccante e il mister c’è anche un diverbio, ma la testa è al campo. Perché al 32’ Pasquato costringe alla parata in due tempi Chiorra su punizione e al 39’ De Francesco salva su Ballarini, che - servito da Saporetti - calcia a botta sicura in area. Poi, al 50’, l’arbitro fischia tre volte e la festa biancorossa può cominciare.