Il calcio, la moda e il sogno Miss Italia: il Friuli Venezia Giulia fa il tifo per Maria
Il solito taglio consistente. Da cento e novantasette a ventuno. Una per regione, più miss Roma. Stiamo parlando di bellezze d’Italia alla prova prefinali di Fano, percorso obbligato di Miss Italia per arrivare all’incoronazione. Non si sa ancora quando sarà e dove: è l’incognita di quest’anno.
Da anni il carrozzone che fu di Enzo, e da anni guidato da Patrizia Mirigliani, fatica a trovare una casa. Da quando il presidente Rai Tarantola cancellò dal palinsesto le epiche quattro giornate dell’elezione da dieci e più milioni di spettatori al tempo di Frizzi e poi pure con Carlo Conti. Con la determinante “mano” della Boldrini.
Cliccatissima fu l’edizione del 2007 con una strana coppia di conduttori: Mike Bongiorno e Loretta Goggi, che si azzuffarono dietro le quinte e la signora minacciò di andarsene a metà della prima puntata.
Ora Miss Italia è senza una tv e una sede. Sarebbe ben il caso di rimetterla in pista. Inutile fare settanta edizioni di “Ballando con le stelle” e nessuna di una manifestazione che la storia d’Italia l’ha ben fatta, eccome.
Okay, andiamo avanti. Giusto per capire che è accaduto nelle Marche (le ragazze si sono strette simbolicamente ai famigliari delle vittime dell’alluvione durante una sfilata in piazza) abbiamo intercettato l’unica friulana ammessa alla festa, ovverosia la diciottenne pordenonese Maria Franceschi, che vive a Borgomeduna.
Miss Friuli Venezia Giulia Alice Toniutti di Tarcento, arrivata seconda, come da regolamento, potrà partecipare di diritto alle prefinali nazionali del 2023, mentre la terza classificata l’udinese Jannet Antonia Belabed è già iscritta al prossimo concorso regionale. Novità di quest’anno.
Qualcosa ce la racconti di te, Maria?
«Studio lingue in un liceo, precisamente tedesco, spagnolo e inglese. Ho vissuto un anno in Colorado per affinare l’inglese e per farmi le ossa lontano da casa. Ah, non avrei mai pensato di giocare a calcio, ma è successo. Il solito nuoto, ma quello è prassi».
Diventerai una calciatrice? Va molto il calcio femminile ultimamente.
«No, per carità. Gli obiettivi sono altri».
Tutto dipenderà da come andrà a finire...
«La moda è un bersaglio a prescindere. Mi appassiona quel mondo e cercherò di arrivarci, poi non dipende solamente da te. La volontà fa molto, però».
E come mai questa idea di metterti in gioco su una passerella?
«Giuro, è stata mia mamma. Magari ci pensavo anch’io, eh, ma non adesso. Lei, invece, mi ha iscritto con la formula ci proviamo, se va bene, bene, altrimenti bene lo stesso».
In che modo hanno scelto ventuno ragazze su 197?
«Ci hanno fatto moltissime fotografie in giro per la città. Credo che la fotogenia abbia contribuito alla scelta. È una mia impressione».
Soltanto quello? Avranno ascoltato anche la vostra voce, immagino?
«Certo, ovvio, attraverso delle prove di sponsorizzazione dei brand del concorso».
Secondo Maria come dovrebbe essere Miss Italia?
«Bella, dico un’ovvietà, educata e semplice».