L’opposizione incalza: commissione d’inchiesta sul sabotaggio hacker a Gorizia
GORIZIA Una commissione d’inchiesta, come prevede l’articolo 27 dello Statuto comunale, che faccia chiarezza sull’attacco informatico ai danni del sito web del Comune di Gorizia.
A chiederla, a nome di tutta l’opposizione, il consigliere comunale Andrea Picco (NoiMiNoaltrisGo), ieri pomeriggio, in apertura di Consiglio comunale. «Mi aspettavo - le sue parole - che il sindaco, al capitolo “comunicazioni”, ci rendesse partecipi dell’attacco hacker. Ha preferito non dire nulla, ma questa è una vicenda gravissima che riguarda dati sensibili che sono stati resi pubblici. Vogliamo capire se c’è stata, ad esempio, una sottovalutazione del problema».
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Una risposta diretta non c’è stata. È stata la presidente del Consiglio Silvia Paoletti a replicare che verranno fatte le «opportune verifiche» sull’eventuale costituzione di una commissione d’inchiesta. E sull’assenza di comunicazioni da parte del primo cittadino ha graffiato pure Franco Zotti (Zotti contro tutti). «È stato sostituito il presidente dell’Azienda farmaceutica. Noi lo apprendiamo dalle pagine dei giornali. Lo dico da amico: sindaco, inizi a render partecipe l’aula delle decisioni dell’amministrazione anche perché, così, rischia di risultare antipatico. Non accetto questo modo di fare».
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Antonio Devetag (Gorizia 3.0 e Azione), aprendo le interrogazioni, ha puntato il dito sulla chiusura prolungata del Castello di Gorizia per lavori. «Perché i turisti non possono entrare nel maniero? Quali interventi impediscono di usufruire di un gioiello?». A rispondere l’assessore Luca Cagliari. «La questione riguarda la certificazione di prevenzione incendi. Stiamo lavorando al massimo per arrivare a questo e, quindi, alla riapertura del Castello». Devetag ha chiesto lumi anche sulla Sinagoga. È stata, poi, la volta di Diego Kuzmin (Pd). Ha citato l’esempio di Anna Maria Cisint e la sua velocità nell’effettuare i lavori a Monfalcone. «Qui, capita l’esatto contrario». L’architetto ha, poi, citato tutta una serie di soluzioni di viabilità «alquanto discutibili». «Ci vogliono un programma, un piano del traffico, un piano delle opere pubbliche logico e non fatto di idee strampalate e non organiche. Il campus scolastico, ad esempio, è un’assurdità. Si faranno dei programmi o si lascerà che tutto sia governato dall’esterno?». Ziberna ha replicato che «le pianificazioni ci sono e ci saranno».
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Franco Zotti di “Zotti contro tutti” ha affrontato la questione del Covid-19 (emergenza ormai superata) alla casa di riposo “Culot”. «Siamo sicuri che il virus non si sia diffuso in occasione della festa in cui, alla casa di riposo, parteciparono gli anziani del centro di via Faidutti? In quell’occasione, venne effettuato il tampone?». La risposta è arrivata dall’assessore al Welfare, Silvana Romano. «Tutti erano dotati di Green pass. Chi può dire che il virus sia entrato in quell’occasione? È stata una festa che ha reso felici tutti gli ospiti della Culot. Tutto è passato, non ci sono state conseguenze gravi». La controreplica di Zotti: «Il Green pass non è un tampone. Tutti i miei dubbi restano intatti, non sono soddisfatto della risposta».
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Laura Fasiolo (Pd) è tornata sul tema degli esuberi negli asili nido ma ha anche chiesto che venga istituita la figura del garante per i diritti dei detenuti («Figura fondamentale»). Romano, dal canto suo, ha replicato che c’è una lista d’attesa di venti bambini e che tutto si risolverà «senza eccessivi problemi». Sempre del gruppo del Partito democratico è Barbara Businelli. Ha approfondito le problematicità che stanno colpendo le famiglie in difficoltà. «Le fatture sull’assistenza a domicilio e l’erogazione di fondi alle famiglie in difficoltà sono bloccate. E questo a causa degli effetti dell’attacco hacker», ha esordito, gettando anche ombre sulle poste di bilancio che «non sono sufficienti per il sostegno domiciliare».
La risposta è arrivata, sempre, dall’assessore comunale Romano. «È vero, ci sono delle difficoltà in questo momento. Abbiamo perso i dati ma gli uffici stanno cercando di risolvere la questione. I problemi, dovuti al sabotaggio del sito web, hanno colpito tutti i settori, tutti gli uffici del Comune. Siamo al lavoro per superare la fase dell’emergenza». Businelli si è dichiarata insoddisfatta delle risposte.
Rosy Tucci (Gorizia è tua) avrebbe voluto affrontare il caso del traffico pesante a Montesanto (ma è stata anticipata da Fasiolo), quindi si è concentrata sulle scuole dell’infanzia. «Ad una madre con gravidanza a rischio, con un bimbo regolarmente iscritto al nido, è stato annunciato dalle maestre che dopo la nascita del secondogenito non potrà più usufruire del servizio pomeridiano per il primogenito. Questa mi sembra una situazione pazzesca. Si va a penalizzare chi decide di mettere al mondo più figli».
La seduta s’era aperta con la comunicazione, da parte della presidente del Consiglio Paoletti, dell’effettuazione da parte della Giunta municipale di un prelevamento dal fondo di riserva (che ammonta, oggi, a 85 mila euro) di 5 mila euro per potenziare l’archivio comunale.