Monfalcone, al via la regata degli atenei in nome della sostenibilità: Trieste difende il suo titolo

MONFALCONE Si è aperta ufficialmente ieri la 1001Vela Cup, la regata universitaria nel nome della sostenibilità che quest’anno si terrà a Monfalcone e vedrà, da oggi a sabato, cinque università e 11 imbarcazioni sfidarsi per la vittoria. A difendere il titolo, ottenuto l’anno scorso nelle acque di Mondello, ci sarà l’Audace Sailing Team, il gruppo del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, composto da una quarantina di studenti, supportati da professori del Dipartimento, e da personale universitario. Il team progetta e produce in autonomia barche a vela sportive ecosostenibili, come richiesto dal Regolamento della regata, organizzata quest’anno dallo Yacht Club Monfalcone e dall’ateneo triestino.

L’Università di Trieste, che è già partita bene aggiudicandosi ieri il trofeo inaugurale “Paolo Padova”, con l’equipaggio composto da Matija Succi, studente di Ingegneria navale, e dal professor Rodolfo Taccani, competerà con tre imbarcazioni progettate e costruite utilizzando materiali e resine innovative: “Dedalo”, che ha vinto l’ultima edizione della regata, interamente in legno e resina, “Lina”, costruita in fibra di lino e resina epossidica, con una percentuale di componente biologica, e “Bai Lina Rossa”, l’ultima nata del gruppo, con un nome che fa il verso alla celeberrima serie di imbarcazioni che rappresentano l’Italia all’America’s Cup. «“Bai” è un’ottimizzazione di “Lina”, che abbiamo progettato e costruito in pochi mesi», racconta Succi, project leader dell’imbarcazione: «Lo scafo è più leggero. È sempre composto da un sandwich di strati di fibra di lino che racchiudono un’anima in schiuma espansa, ma siamo riusciti a ridurre lo spessore dell’espanso e a posizionare meglio le fibre di lino, mantenendole più dense dove si scaricano gli sforzi maggiori. La struttura interna invece è in fibra di vetro, ma tenuta assieme da una resina epossidica che si può sciogliere, rendendo la fibra riutilizzabile». È stato un lavoro portato avanti in tempi record nell’Eco Sailing Laboratory di UniTs: «“Bai Lina Rossa” gareggerà fresca di cantiere. L’abbiamo varata l’altro giorno, perciò siamo già soddisfatti. Ma la regata sarà la ciliegina sulla torta di tutto il progetto e l’intento è quello di difendere il titolo. Gli equipaggi con cui gareggeremo sono agguerritissimi», commenta Bucci, che da esperto regatante l’anno scorso a Mondello ha portato “Dedalo” alla vittoria e quest’anno ha deciso di rimanere a terra per concentrarsi sulla parte progettuale. I tre equipaggi dell’Audace Sailing si batteranno con quelli di Padova (due imbarcazioni), Napoli (una), Politecnico di Torino (tre) e Karlsruhe (due).—