Rubano al Tiare, sfuggono ai carabinieri e con l’automobile sfondano le sbarre del casello autostradale: arrestato dopo un inseguimento a 160 km/h. La complice si dilegua nei campi
PALMANOVA. I carabinieri lo tenevano d’occhio da un paio di mesi in relazione a una serie di furti messi a segno fra i centri commerciali “Outlet village di Palmanova” ad Aiello e il “Tiare” di Villesse, ma per Vincenzo Bruno, foggiano di 40 anni, l’arresto è scattato giovedì dopo una fuga rocambolesca fra strade statali e tratti autostradali, passaggi contromano e inversioni a U, sbarre dei caselli sfondate e un finale da cardiopalmo.
Lunedì 3 ottobre il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha convalidato l’arresto e la misura cautelare di custodia in carcere.
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Bruno deve rispondere di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Assieme a una complice, che poi si è data alla fuga, è accusato di essersi impossessato di merci per un valore di 250 euro alla parafarmacia del centro commerciale Tiare fra le quali c’erano prodotti di bellezza e un test per l’ovulazione, altri 708 euro di prodotti di marca al punto vendita “Aw Lab” fra i quali pantaloni sportivi, felpe e T-shirt, infine 350 euro per capi di abbigliamento griffati al negozio “The B1” sempre all’interno del centro commerciale.
Materiale che sarebbe stato sottratto attraverso l’utilizzo di una borsa schermata per eludere gli allarmi antitaccheggio.
Sorpreso dai carabinieri del Norm di Gradisca d’Isonzo, con il supporto di alcuni colleghi della stazione di San Martino del Carso, intervenuti per bloccarlo, l’uomo si è dato alla fuga al volante di una Fiat 500.
È sulle tracce di quella vettura, allontanatasi a tutta velocità dal centro commerciale che è iniziato l’inseguimento dei militari attraverso i comuni di Villesse, Romans d’Isonzo, Palmanova e Bagnaria Arsa.
Durante quella fuga il conducente dell’auto, sulla quale viaggiava anche la complice, ha compiuto svariate manovre che hanno messo a repentaglio l’incolumità dei carabinieri e degli altri automobilisti. La vettura, lanciata a 160 km orari, ha percorso alcuni tratti contromano, effettuando molteplici sorpassi durante i quali per un soffio è stata evitata la collisione con i mezzi che sopraggiungevano nell’opposto senso di marcia, mantenendo un’andatura a zig zag, entrando e uscendo dai caselli autostradali di Villesse e di Palmanova e travolgendo le sbarre del Telepass.
Da qui la corsa sfrenata lungo strade statali, dove la collisione con un mezzo pesante e il successivo guasto della vettura avrebbero portato i fuggitivi nel parcheggio dell’area commerciale Conforama a Palmanova. Da lì la donna riusciva a dileguarsi attraverso i campi e l’uomo veniva fermato dai carabinieri.
Parte della refurtiva è affiorata dalle successive perquisizioni e oltre a numerosi capi di abbigliamento i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro anche telefoni cellulari. Ulteriore materiale di provenienza illecita, con tanto di dispositivi antitaccheggio rimossi veniva rinvenuto all’interno di un appartamento preso in affitto dall’uomo. Il valore del materiale recuperato supera i 25 mila euro.
Nell’udienza di convalida il 40enne, difeso di fiducia dall’avvocato Carlo Alberto Mari del foro di Foggia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.