Un anno dopo l’annuncio in pompa magna, Elon Musk ha sfruttato il Tesla AI Day per mostrare il primo prototipo dei Tesla Bot. In mezzo alla querelle con Twitter, al lancio della piattaforma rivoluzionaria di Starlink e alla gestione dell’ordinario tra Tesla, SpaceX e le altre aziende di famiglia, il multimiliardario statunitense ha trovato il tempo per seguire lo sviluppo di un robot umanoide destinato a sollevarci dagli incarichi più noiosi, faticosi e rischiosi di tutti i giorni. Insomma, un automa intelligente in grado di interagire con gli umani, sostituirci nei compiti più gravosi e pienamente in grado di aiutare milioni di persone, iniziando dagli ingegneri che seguono la produzione negli impianti Tesla.

Che cosa è successo al robot di Musk

Ma quello che doveva essere un androide elegante e slanciato – lo scorso anno si era scherzato con un ballerino in maschera - si è rivelato un mezzo flop che a malapena è riuscito a salire sul palco e a salutare il pubblico. «Il robot può fare molto di più di quello che ti abbiamo mostrato. Semplicemente non volevamo che cadesse di faccia», ha scherzato Musk durante la presentazione, confessando più o meno ironicamente che si trattasse del primo, vero, test in diretta reale sul suo effettivo funzionamento. Una via di mezzo tra il serio e il faceto che lega come un fil rouge tutte le presentazioni Tesla – basti pensare al lancio del Cybertruck quando Musk decise di mettere alla prova l’indistruttibilità del finestrino con il lancio di un mattone rompendolo in mille pezzi.

Ad ogni modo, al netto delle difficoltà riscontrate, il potenziale è grande: il Tesla Bot è alto 173 centimetri, pesa 56,6 chili e può trasportare carichi di 20 chili camminando alla velocità di 8 chilometri orari con autonomia sufficiente per tutta una giornata di lavoro. L’intelligenza artificiale è la stessa che muove l’Autopilot delle auto Tesla e deve gestire 12 motori in grado di muovere ogni singola parte del corpo con ben 28 articolazioni che possono piegarsi o girare a seconda del movimento che serve. Ma è nella mano che gli ingegneri si sono concentrati particolarmente riuscendo a riprodurre anche il pollice opponibile per afferrare gli oggetti più delicati senza romperli.

Milioni di Tesla Bot in arrivo

Per motivi di sicurezza, i robot includeranno un meccanismo esterno di spegnimento in modo che le persone possano fermarli con un meccanismo di override che non sarà aggiornabile su Internet. Nel lungo periodo, Musk ha affermato che i robot saranno «governati da alcune leggi della robotica impossibili da bypassare, iniziando dall’impossibilità per il bot di fare del male ad un essere umano», ha detto il CEO di Tesla facendo espressamente riferimento alle tre leggi della robotica pensate dallo scrittore Isaac Asimov.

Lo sforzo di Tesla Bot, sebbene ancora in fase iniziale, è tra i più ambiziosi nel mondo della robotica: non sarà appariscente come i robot ballerini di Boston Dynamics ma punta a rendere la produzione industriale più semplice e veloce. L’obiettivo è costruire milioni di robot Tesla da vendere a meno di 20 mila dollari l'uno, sfruttando i vantaggi di hardware, software, produzione e catena di approvvigionamento sviluppati per il suo business automobilistico e abbattere i costi di produzione per rendere più economici anche i beni di lusso. Bisognerà capire quante di queste belle intenzioni si tradurranno in realtà vista la complessità dell’obiettivo.