Paola Bona vinta dal male a 44 anni. Nei suoi quadri raccontava le emozioni
Il suo testamento: «La vita è breve, non sprecatela in inutili screzi ma dipingetela di colori vivaci». Dolore a Tambre, dove ha vissuto tanti anni, e a Sedico, dove viveva con il marito
«La vita è breve. Non sprecatela in inutili screzi, ma dipingetela di colori vivaci. Ricordatevi di me con amore». In tre frasi è racchiusa l’anima bella di Paola Bona, morta a soli 44 anni per un male incurabile. Una malattia breve, che l’ha strappata al marito Christian Roldo, con cui era sposata da appena un anno, a mamma Ana e papà Gianni, al fratello, alla nonna Guida e a tutte le persone che le volevano bene. Tantissime, a Tambre dove aveva vissuto per anni, e a Sedico, dove si era trasferita con il marito. Lavorava alla De Rigo Vision di Longarone ed era una pittrice delicata.
Paola Bona era conosciutissima a Tambre. Persona buona, gentile, umile e sempre disponibile, aveva collaborato attivamente per l’organizzazione di alcune mostre. Faceva parte del circolo Mario Morales di Belluno, e con i suoi quadri ha sempre raccontato le sue emozioni, i suoi pensieri e sentimenti.
Nata in Svizzera, fin da ragazza aveva manifestato una spiccata capacità artistica e nella sua carriera ha sperimentato diverse tecniche pittoriche, in particolar modo acrilico, pastelli a olio e terre orientali. Le piaceva molto usare le resine, con cui realizzava splendide opere. Ha sempre dipinto per passione, ma con l’iscrizione al circolo Morales ha iniziato a condividere la sua dimensione artistica partecipando a diverse mostre nel Bellunese e non solo. Ha esposto anche a Moena, Jesolo, Cortina, Petrosani (Romania), Firenze, Torino, Miami.
«È stata una preziosa collaboratrice», la ricorda la presidente del circolo Morales, Francesca Lauria Pinter. «Era un’artista: ha trovato attraverso la tecnica una sua espressione personale e riconoscibile, unica nel Circolo. Giocava con l’armonia dei colori, aveva una profonda conoscenza dei grigi colorati e un disegno delicato. Mancherà a tutti noi, siamo addolorati».
Quest’estate Paola Bona avrebbe dovuto insegnare ad alcuni ragazzi di Tambre, del gruppo operativo Giovani, come si realizza un murales. La malattia non le ha permesso di partecipare al progetto. «Da assessore la ringrazio per la disponibilità che ha sempre dimostrato per il paese, in tutte le mostre che abbiamo organizzato con lei e non solo», le parole dell’assessore Lucia Della Libera. «Da amica posso solo dire che aveva un grande cuore. Era una grande amica e lascia un vuoto enorme». Le parole con cui Paola Bona ha lasciato questo mondo, scritte sui social e riportate all’inizio dell’articolo, «raccontano lei. Sono lei», conclude Della Libera.
Stasera alle 18 nella chiesa parrocchiale di Tambre e domani alle 19.30 nella chiesa arcipretale di Sedico sarà recitato un Rosario. Per salutare Paola si potrà andare nella Casa Funeraria Donadel in via Marisiga oggi e domani dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 14 in poi. Il funerale sarà celebrato mercoledì alle 15 nella chiesa di Sedico.