Ferry boat senza pace a Venezia, disagi tra i pendolari. Ecco come Actv intende risolvere il problema
foto da Quotidiani locali
Tre guasti in un giorno fanno riaccendere l’allarme dei sindacati sulla manutenzione dei ferry boat della flotta di Actv. Caos e disagi tra i pendolari di Pellestrina, costretti a usare questa mattina il battello foraneo al posto della motozattera, senza quindi la possibilità di usare la propria macchina. Impossibile rimpiazzare in tempi rapidi il mezzo con uno di pari dimensioni e adatto al servizio di spola con gli Alberoni.
Un problema noto da tempo all’azienda, quello delle manutenzioni dei ferry, tant’è che il gruppo Avm e l’assessore al bilancio Michele Zuin fanno sapere che a giorni verrà bandita una gara per due nuove ferry della grandezza del Lido di Venezia, il più capiente della flotta.
Un passo indietro. Nella notte tra giovedì e venerdì, il ferry Pellestrina (rientrato in servizio da pochi mesi dopo 3 anni di manutenzione) ha avuto una perdita di gasolio dal motore principale. Dopo alcune ore, si è deciso di sostituirlo con un battello foraneo. Il servizio è poi tornato regolare questa mattina, intorno alle nove, con l’azienda che ringrazia gli operai che hanno riparato il guasto in tempi rapidi.
Un altro problema ha interessato giovedì il San Marco, in funzione sulla linea 17. Con il motore sinistro in avaria, è stato rimpiazzato dal Lido di Venezia (e siamo al secondo guasto). Il terzo intoppo riguarda proprio il Lido di Venezia sul quale su quattro motori ne sono in funzione solo tre.
«Siamo perennemente in sofferenza», sbotta Michele Vianello, Uil, «un anno fa si parlava di sabotaggi e invece il motivo principale di questi problemi è la mancata programmazione della manutenzione. Da inizio anno manca ancora un direttore della manutenzione. I funzionari della centrale operativa si prodigano affinché il servizio venga effettuato con regolarità dando il loro contributo per " coprire" queste deficienze di programmazione delle manutenzioni che sono in capo alla dirigenza aziendale».
Dura presa di posizione anche del Pd che - con Monica Sambo, Danny Carella e Alessandro Strozzi - chiede interventi urgenti dopo i recenti problemi e le difficoltà al servizio registrate con lunghe code durante l’ultima estate: «Centinaia di persone sono state costrette a estenuanti attese di ore per poter uscire da Pellestrina con il proprio mezzo, rinunciando a esigenze fondamentali. L’attuale flotta, per vetustà e inadeguatezza, non è più sufficiente a coprire le esigenze minime del servizio. Va altresì reso più efficiente il servizio sostitutivo di emergenza in caso di guasto alle motozattere e va predisposto quanto prima il ripristino del secondo approdo per motozattere a Pellestrina. La continua situazione emergenziale non può continuare a essere scaricata sul personale e sull’utenza. La dirigenza di AVM e gli assessorati competenti non possono più permettersi di tergiversare».
Parla di «situazione vergognosa» anche il consigliere di Municipalità Andrea Scarpa (Lega) secondo cui il sistema di trasporto pubblico locale per Pellestrina è «inefficiente, discontinuo e non sicuro»: «Qualcuno a Ca’ Farsetti ha il coraggio di venire a dare un’occhiata?».
Come detto, novità alla flotta Actv sono in vista da tempo. Le prime arriveranno dalla imminente gara per due nuovi ferry che, come spiega l’assessore Zuin, «segue un primo bando andato deserto per il rincaro delle materie prime e la volatilità dei prezzi». L’investimento complessivo da 32 milioni, aggiunge, «è stato finanziato con fondi del Ministero dell’Ambiente attribuiti alla Regione Veneto e da qui al Comune di Venezia e da fondi di Legge Speciale».
È stata inoltre affidata l’attività di progettazione di un terzo ferry (consegna prevista tra il 2025 e 2026) per 20 milioni di euro. «Infine», conclude il dg Giovanni Seno, «stiamo anche lavorando per rendere le flotte ferry di linea 11 e 17 completamente intercambiabili, riprogettando l’impianto di Santa Maria del Mare».