Addio a Giovanni Draghi, per decenni colonna alla Comunità montana

L’ex dirigente era in pensione da poco, aveva 68 anni. I funerali lunedì alle 10. Un passato da bomber nel calcio

VARZI. Varzi e la Comunità montana piangono la scomparsa di Giovanni Draghi per oltre trent’anni dirigente e funzionario dell'ente varzese. Ma Draghi era stato anche un pilastro del Varzi calcio e del Pontecurone calcio come centravanti, giocando tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio del Settanta. Giovanni Draghi si è spento a 68 anni: era nato il 10 dicembre del 1953. Lascia la moglie Delfina e il figlio Francesco. I funerali si terranno a Varzi lunedì alle ore 10 nella chiesa parrocchiale.

Giovanni Draghi era il punto di riferimento della Comunità montana ed era andato in pensione da neppure un anno: si era occupato in particolare di lavori pubblici e dissesto idrogeologico. Tanti sindaci e amministratori si sono stretti attorno alla famiglia in questo triste momento. «Sono senza parole - dice Elio Berogno, per 30 anni presidente della Comunità montana -. Giovanni ci ha fatto davvero un brutto “scherzo” lasciandoci così presto, neppure un anno dopo dal suo pensionamento. Abbiamo lavorato fianco a fianco per più di trent'anni: io ero il presidente e lui un dipendente ma nella realtà dei fatti eravamo semplicemente amici». Sul lavoro era un esempio per tutti: cercava di capire e risolvere i problemi e nei trent'anni che siamo stati insieme abbiamo lavorato per risanare le nostre colline dal dissesto idrogeologico. Perdo un amico vero».

«Se ne è andato un amico - dice commosso Giovanni Palli, presidente della Provincia e della Comunità montana -. Una notizia che mi rattrista molto. Giovanni era un uomo buono sempre pronto ad aiutare il prossimo, un varzese doc che ha dedicato la sua vita lavorativa alla Comunità montana di cui è stato un pilastro portante per molti anni. Un professionista di primo livello ed un punto di riferimento per il territorio. Sono vicino alla famiglia per questa grave e improvvisa perdita che addolora tutta la comunità varzese e dell’Oltrepo». Anche il sindaco di Fortunago, Pier Achille Lanfranchi, piange un amico: «Giovanni era figlio del nostro Oltrepo, la notizia della sua morte è l'unica brutta notizia che ci ha dato in tutta la sua vita». —