Viabilità a Treviso, c’è anche il nodo di via Salsa. Pd all’attacco. La Lega: ci sono problemi
Non solo il quadrante dell’ospedale alla Chiesa Votiva. Il futuro insediamento di Finanza ed Entrate alla ex caserma Salsa e la creazione del polo pubblico multifunzionale da parte del Comune stanno allarmando Santa Maria del Rovere. Nel giro di due anni l’intero quadrante compreso tra viale Brigata Treviso e la ferrovia, tra Santa Maria del Rovere e Selvana, cambierà volto.
E il quartiere comincia a chiedersi come l’attuale rete viaria, già in sofferenza nelle ore di punta, potrà reggere. E fra chi vive nel quartiere c’è anche Giovanni Tonella, segretario comunale del Pd, che non usa mezzi termini: «Vogliamo che in futuro via Salsa e via Brigata Marche si trasformino in una trappola mortale?», dice, «Giusto e sacrosanto pensare alla Cittadella della Salute e al quadrante Sud: ma c’è anche l’area di via Salsa, interessata dall’arrivo di una cittadella di istituzioni e di servizi, destinata a modificare i flussi e la mobilità in un quartiere che già registra serie difficoltà di spostamenti in certe ore della giornata. E devo dire che il Pums – il piano urbano della mobilità sostenibile di Ca’ Sugana – nasce già vecchio, non parlo nemmeno delle osservazioni: il piano dell’amministrazione mi sembra non avvertire la gravità della situazione e quello che potrà succedere in futuro».
Il segretario dei Dem ne fa un questione di metodo, oltre che di contenuto: «Questo Pums mi sembra figlio di una progettazione, su risorse reperite dalla giunta Manildo, che ha lavorato sul nuovo polo, che indubbiamente riqualifica e valorizza un complesso abbandonato e un’intera area della città; ma lo si è fatto senza pensare a un’adeguata rete viario di supporto. E questo lo dico perché ormai sono numerosi i casi in cui le amministrazioni leghiste hanno dimostrato di non saper programmare, di perdere occasioni, dalla tangenziale al Terraglio Est, una ferma e l’altro in grande ritardo, con la rinuncia a scelte forte e futuribili di investimento sul trasporto su ferro e su soluzioni innovative, penso ai bypass della Strada Ovest ma anche ai percorsi ciclopedonali a Nord. Non ci sono risorse? Ci sono per la nuova pista in viale Vittorio Veneto...».
Ma anche nella Lega non mancano inquietudini e segni di nervosismo. Giorgio Torresan, che abita a Selvana, non nasconde la sue preoccupazioni: «Già adesso i problemi sono diversi, il traffico è sostenuto e mancano corsie che agevolino le corsie di scorrimento, cito solo il caso di via Brigata Marche all’incrocio con via Rota. Se uno vuol girare a sinistra, venendo da Selvana, ostruisce lo scorrimento anche a semaforo verde all’intersezione con via Salsa. Da tempo sto sollecitando interventi con sindaco e assessori: questa area va riesaminata nella sua interezza, con una visione di assieme che è mancata negli ultimi anni. Tanto più adesso con l’arrivo del polo della Salsa. Anche la scelta di monetizzare e di non creare parcheggi nel quadrante non è stata lungimirante: bene il parco Eolo, ma devono esserci servizi. Penso ai bus: chi vine dai paesi ad Est di Treviso non può raggiungere il San Camillo o il poliambulatorio dei ciechi lungo via Brigata Marche».