Addio allo storico elettricista che ha raccontato la sua vita in un diario

foto da Quotidiani locali

Porcia piange uno dei suoi decani. Alla soglia dei 99 anni, era nato il 28 novembre del 1923, è scomparso Marco Viol, icona degli elettricisti purliliesi (e non solo) e factotum per eccellenza di tutta la comunità.

Nato, cresciuto e vissuto per tutta la sua lunga esistenza a Porcia, dove ha continuato infaticabilmente a lavorare sino alla veneranda età di 88 anni, era un uomo dal carattere forte, sempre pronto ad aiutare gli altri.

Cantava a messa e viveva in quello che per tutti era borgo Viol: lì aveva risistemato assieme al fratello più giovane, falegname, la casa della nonna, in cui era andato a vivere con la moglie Anna Maria, lasciando ai nipoti la vecchia casa colonica.

Lucido sino all’ultimo, la sua vita l’aveva riassunta tre anni fa in uno straordinario “Diario di un friulano dalla II guerra mondiale a oggi”. «Mi chiamo Marco Viol, vivo a Porcia ed ho 96 anni — è l’incipit —. Posso dire che la mia vita è stata un’odissea, con l’alternarsi di alti e bassi».

Pensieri concisi, ma densi di significato, come quelli in cui rievoca gli amici persi nell’ultimo conflitto mondiale a cui aveva preso parte a soli 18 anni. «A questi va il mio più profondo pensiero, perché con la loro vita ci hanno consegnato libertà di pensiero e di parola».

Quindi, dopo l’armistizio, la fuga dalla caserma di Caserta, per timore di essere trattenuti e vessati dai tedeschi. «Io, che portavo con me la valigia con gli effetti personali, le foto ricordo e il mio amato Clarino (l’inseparabile clarinetto, ndr), inciampai e la valigia, aprendosi, sparpagliò tutto il contenuto nel prato. Questa fuga forsennata mi privò di tutti i miei più cari ricordi della vita militare. Ebbi però salva la vita».

Quindi il dopoguerra e il ritorno a Porcia, prima nei campi, poi nella Cooperativa di Palse, dove venne assunto come commesso per nove anni. La svolta arrivò con l’assunzione a impiantista, forte dei suoi studi alla scuola radioelettrica. «Resi felici molte famiglie che sognavano di avere la luce elettrica in casa. Organizzavano feste e balli nei loro cortili».

Infine, il coronamento, con l’apertura del negozio di via Correr. Per 18 anni il negozio è rimasto lì, sino al 2011, quando gli anni si sono fatti prepotenti.

Ora di Marco Viol resta il ricordo. I funerali saranno celebrati sabato 15 ottobre, alle 15.30, nel duomo purliliese di San Giorgio. —

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