Periti presi d’assalto e voglia di fai da te: contro il caro bollette scatta la corsa al solare
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scatta la corsa al solare](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/ilpiccolo/2022/10/16/202808833-e9f8b7f6-a81f-4eba-a338-adabbc802549.jpg)
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. C’è chi va in avanscoperta nei negozi specializzati sperando di poterli installare in economia col fai da te, magari seguendo le istruzioni dei tutorial su Youtube. Chi li cerca usati online. E chi, più saggiamente, si affida a ingegneri e periti termotecnici - bersagliati in queste settimane - per ottenere un progetto di fattibilità. Sono i tanti volti della corsa al solare, che per la prima volta si vede anche a Trieste e Gorizia. Con un unico obiettivo: abbattere il costo delle bollette.
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In questi giorni si sta assistendo a un aumento di richieste di informazioni, appuntamenti e preventivi, e i professionisti del settore confermano. La ragione è presto detta: con un buon impianto fotovoltaico si può risparmiare sui costi dell’energia anche fino al 70%. Ancora meglio se abbinato a un secondo impianto di pannelli solari termici. Ovviamente non un investimento per tutte le tasche, nonostante le agevolazioni fiscali al 50% (cui si attende di poter aggiungere l’annunciato bonus della Regione), e nemmeno per tutti gli edifici, visto che i pannelli, per funzionare al meglio, devono essere posizionati su tetti con la giusta inclinazione (massimo 20-30%), poter essere orientati verso Sud e non intercettare fonti di ombra per buona parte della giornata. Inoltre i pannelli funzionano, e convengono, soprattutto per le case singole o bifamiliari, benché non siano off-limits per i condomini - vedi le installazioni realizzate di recente con il Superbonus - e poi, sentenziano gli esperti, in futuro li si piazzerà pure sui balconi.
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«L’interesse in questo periodo è forte, sia per ragioni di risparmio che ambientali: è un tema molto sentito - spiega l’architetto Lorenzo Gasperini -. Certo, a livello condominiale è un’operazione più complicata, perché il condominio ha una superficie ridotta in pianta e tanti piani, dunque l’impianto deve fornire molta energia per diversi utenti, ma è molto conveniente per la casa singola o bifamiliare, dove il tetto serve un minor numero di utenti e si ottiene un risparmio notevole. Non a caso - commenta - adesso si stanno realizzando molti interventi di sostituzione delle caldaie con impianti ibridi, che funzionano sia a gas che con l’elettricità fornita dai pannelli fotovoltaici: fino a quando l’impianto produce, si utilizza l’elettricità generata, poi si passa al gas o a un altro combustibile per far funzionare la caldaia. Inoltre con gli accumulatori si raccoglie l’energia durante le ore di sole e la si consuma di sera. Se oggi si ristruttura, e si vive in una casa singola o bifamiliare, vale senza dubbio la pena investire sul fotovoltaico». Interessante e vantaggioso, secondo Gasperini, è l’abbinamento tra pannelli fotovoltaici e solari termici, per chi ha risorse e spazio sufficiente sul tetto per ospitarli entrambi.
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«Quelli fotovoltaici, che rappresentano il futuro, producono elettricità, mentre i solari termici scaldano l’acqua, quindi hanno due funzioni diverse - spiega Paolo Zacchigna, perito e titolare di una ditta specializzata assieme al socio Federico Cok -. Hanno anche due aspetti diversi: i primi sono più piccoli, più sottili. I secondi hanno più spessore, perché al loro interno passano i tubi in rame per l’acqua sanitaria, quella che si usa per lavarsi, ed eventualmente anche per il riscaldamento, ma solo a pavimento, che funziona con temperature più basse rispetto ai radiatori, 35-40 gradi contro 60-70». Secondo il tecnico, la decisione di installare o meno i pannelli solari dipende anche dal numero di persone in famiglia, cioè da quanto si usa l’acqua calda: più si consuma e prima si rientra nel tempo dall’investimento. «I costi dipendono da diversi fattori, ma in linea di massima una famiglia di 3-4 persone potrebbe aver bisogno di due pannelli termici, per un costo medio di 4-6 mila euro. Per un impianto completo, tra caldaia, centrale termica e pannelli solari si potrebbe oscillare tra i 10 e 13 mila euro». Secondo Zacchigna «ci sono tante persone che chiedono informazioni, ma il problema è che inizieranno a mancare pannelli. Lo vedo già sull’impiantistica: una semplice pompa di calore ha tempi di consegna di 6-8 mesi».
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Ed è proprio questo il nodo dolente secondo Enrico Eva, segretario generale di Confartigianato Trieste: «Purtroppo è un periodo difficile, perché qualsiasi intervento oggi costa molto più di prima, con prezzi gonfiati, spinti dall’eccesso di domanda, condizionata a sua volta dai bonus. Le imprese sono tutte sature per il 2023, ma al tempo stesso c’è preoccupazione, perché i rubinetti delle banche sono ancora chiusi, è difficile incassare i crediti e, con il bonus 110% in molti stanno avendo problemi. Quindi accogliamo con favore il bonus annunciato dalla Regione, che dimostra di essere sensibile su un tema chiave, ma ricordiamo che le imprese e la forza lavoro sono sempre quelle, non aumenteranno anche se crescerà la domanda. Detto ciò, chiunque volesse avvicinarsi alle rinnovabili si affidi sempre a un professionista per lo studio di fattibilità, tra ingegneri, architetti, geometri, periti.