Rifiuti rimossi. Tecnici Arpa e carabinieri hanno trovato tracce di fertilizzanti, sfalci e codici a barre sui contenitori
MEZZANA BIGLI. Si stringe il cerchio attorno agli inquinatori che hanno gettato diverse decine di bidoni in plastica e sacchi colmi di rifiuti sulla sponda lomellina del Po, nel territorio di Mezzana Bigli. Le indagini sono in corso da mercoledì. [[ge:gnn:laprovinciapavese:12183869]] Dapprima i tecnici di Ats per una verifica sui bidoni sospetti; ieri mattina l’intervento dei carabinieri della Forestale e di Arpa Lombardia. Sugli sconosciuti grava una denuncia per inquinamento ambientale. Le indagini sono state avviate con l’apertura di alcuni sacchi trovati sul bagnasciuga, arenatisi per il basso livello delle acque e per la corrente quasi nulla.
Nei sacchi, oltre a rifiuti vari, sarebbero stati trovati sterpaglie e sfalci vegetali. La direzione su cui convergono le indagini sarebbe ora quella di aziende agricole dedite alla coltivazione di ortaggi o di piante e fiori in genere: dipenderà dalla tipologia di sfalci trovati nei sacchi.
L’abbandono contemporaneo dei bidoni in plastica che avrebbero contenuto fertilizzanti e dei sacchi in cui sono racchiusi prevalentemente rifiuti vegetali, avrebbero spinto le indagini verso le aziende agricole, attività particolarmente fiorenti sulle sponde piemontesi del Po, a poche decine di chilometri dal luogo dove i rifiuti si sono arenati. Arpa sta analizzando i contenuti residui dei bidoni e ha constatato che, al momento, non esistono contaminazioni particolari nelle acque del fiume né sulla riva; i carabinieri hanno a loro volta avviato un’indagine per ricercare i colpevoli.
Sui bidoni sono state trovate le etichette con i codici a barre, attraverso le quali si potrebbe risalire ai venditori di fertilizzante, e attraverso loro a chi ha comprato quei prodotti.
«Sull’operazione – spiega il sindaco Vittore Ghiroldi – non posso dire nulla, perché l’indagine è in atto. Noi abbiamo avviato subito l’operazione di bonifica. Gli operai della ditta Sangalli, che raccoglie i rifiuti urbani in paese, hanno recuperato gran parte dei sacchi e dei bidoni disseminati sull’arenile, il tutto prima che le acque del Po possano portarli a valle».
Intanto l’allerta è stata data anche agli addetti della chiusa di Isola Serafini, nel Piacentino, dove potrebbero fermarsi i bidoni trascinati dalla corrente. —
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