Studente spara alla professoressa con una pistola ad aria compressa
Insegnante colpita da alcuni pallini in gomma. L’episodio è accaduto in classe, in un istituto tecnico di Rovigo ed è stato ripreso in un video da un altro alunno
“Eh no, questa non ve la perdono. Mamma che male”. Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo. L’insegnante, in cattedra, sta spiegando quando le arriva dritto in testa un pallino sparato da una pistola ad aria compressa. Un colpo sparato da uno studente di una classe prima, con la scena prontamente ripresa da un telefono cellulare. L’audio rende al meglio la gravità della situazione, con le risate di tutti gli studenti, mentre l’insegnante si massaggia la testa e cerca di capire chi sia stato. Il video si ferma prima ma sembra che l’insegnante sia stata colpita altre due volte, sempre tra testa e volto. Il fatto risale a metà ottobre ma è emerso solo in questi giorni per via del video, che ha già fatto il giro dei cellulari di molti studenti.
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“Si tratta di una pistola spara pallini ad aria compressa” ha confermato Isabella Sgarbi, dirigente scolastico dell’istituto Viola Marchesini. “Noi abbiamo fatto la nostra indagine e siamo risaliti agli autori, che sono quattro: il ragazzo che ha sparato, colui che ha ripreso il video, il proprietario della pistola e un altro complice”. Era stato tutto preparato a tavolino. Il quartetto si era diviso i compiti. C’era chi aveva azionato la videocamera del telefonino dall’angolatura giusta, mentre il tiratore prendeva la mira dal fondo della classe. Ignara di tutto, in cattedra, questa insegnante di 61 anni, con una lunga esperienza alle spalle.
“Lunedì sono state irrogate le sanzioni: sospensione di 5 giorni con obbligo di frequenza per 4 ragazzi: il giovane che ha sparato, l’autore del video, il proprietario della pistola e un quarto complice. È un comportamento irresponsabile, anche per la derisione della docente, che si riserva di prendere provvedimenti”, riferisce ancora la preside. “Il fatto è stato inoltre segnalato alla Questura e per tutta la classe ora è prevista la formazione di una giornata sul tema dell'educazione civica ed un colloquio con una psicologa”.
Ciò che ha colpito il consiglio d’istituto, che è stato riunito d’urgenza, è che un comportamento simile sia stato tenuto da adolescenti che sono a scuola solo da quattro settimane. “Nessuno vorrebbe trovarsi ad affrontare casi del genere ma è successo e ora è importante far capire ai ragazzi il disvalore di un comportamento del genere. Dovremmo affrontare anche il tema dell’uso delle tecnologie”.
L’insegnante colpita alla testa dai pallini di plastica è a casa in convalescenza, profondamente scossa per l’accaduto. “Questo pone una riflessione a noi adulti sull’educazione impartita ai giovani. Come scuola cercheremo di colmare questa lacuna, che evidentemente c’è”.