Mestre, piazza Ferretto si rifà il trucco: pavimentazione da sistemare
Poco meno di 30 mila euro per affidare uno studio topografico da effettuarsi nel centro di Mestre, da Parco Ponci a piazza Ferretto. Lo studio topografico, affidato dal Comune allo studio Tecnico Topografico Associato dei geometri Massimo Dogali e Luca Marchi, ha un obiettivo che finalmente viene evidenziato: fornire dati utili per avviare una massiccia opera di manutenzione della pavimentazione in trachite e pietra di piazza Ferretto, che venne inaugurata il 30 settembre 1997 dall’allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro do po un lungo cantiere e tante, immancabili, discussioni.
In questi anni molte parti della pavimentazione pensata all’epoca dall’architetto Guido Zordan, (con una serie di segni architettonici moderni, ma mai del tutto compresi dai mestrini, che rimandavano al rapporto tra piazza e vecchio castello di Mestre) si sono rovinate, e lesionate, anche per il passaggio di carichi pesanti, come i camion per concerti ed eventi.
Nel 2015 tutti ricordano la piazza riempita di guard rail di segnalazione per la ennesima serie di microinterventi di sistemazione dei lastroni rotti o fessurati.
Ora gli assessorati all’arredo urbano e alla viabilità, con gli assessori Francesca Zaccariotto e Renato Boraso, stanno lavorando ad un piano di maquillage profondo per la pavimentazione della piazza.
Lo conferma l’assessore Boraso. «A bilancio abbiamo messo 200 mila euro per intervenire sulla sistemazione della pavimentazione perché dopo un decennio è necessario sistemare i lastroni danneggiati. Lo studio topografico è necessario per quantificare nel dettaglio l’intervento che vedrà ovviamente anche il parere della Sovrintendenza perché la piazza centrale di Mestre è sotto vincolo. Ma sistemare la pavimentazione è oramai una urgenza».
I 200 mila euro a bilancio potrebbero anche non risultare sufficienti al termine della puntuale verifica da parte dei tecnici della situazione. Lo studio interessa anche l’area di piazzale Altinate, il nome ufficiale di quello che per tutti i mestrini è il grande parcheggio di Parco Ponci, tra via Caneve e via San Pio X.
Qui si deve effettuare una ricognizione sugli spazi pubblici per portare avanti il progetto di nuova pista ciclabile. Quella attuale corre praticamente sul lato centrale tra via Giardino e il piazzale. Colorata di rosso resta, spiega Boraso, pericolosa per i possibili conflitti tra cicli in transito e auto che cercano un posto dove parcheggiare. «Anche qui Arredo Urbano e Viabilità condividono un progetto che prevede di spostare la ciclabile sul perimetro del piazzale occupando anche parte dell’area verde in direzione di via San Girolamo. Lo facciamo perché abbiamo l’obbligo di garantire al massimo la sicurezza della ciclabilità in centro e l’attuale conformazione è precaria», ribadisce l’assessore. Gli uffici di Boraso e Zaccariotto sono quindi al lavoro mentre altri progetti marciano in autonomia all’ufficio ciclabilità e Arredo urbano.
Da una parte c’è la progettazione di un nuovo collegamento ciclabile su via San Pio X e dall’altro l’attesa per la conclusione dei lavori lato Marzenego sul retro della Torre San Lorenzo, il palazzo privato a ridosso dell’ex scuola De Amicis che deve portare alla realizzazione di un percorso pubblico, pedonale, che tutti conoscono come il “Giardino delle mure” e che rientra tra le opere compensative a carico dei privati.