Sversamento di sostanze inquinanti nel Corno, è caccia ai responsabili
Dovrà essere aspirata la chiazza di sostanze inquinanti, sversata, nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 ottobre, nel fiume Corno, a San Giorgio di Nogaro.
Martedì mattina sono stati posizionati altri settanta metri di banne oleoassorbenti nel tentativo di porre rimedio all’inquinamento del fiume Corno.
«Mercoledì – fa sapere la Regione – entreranno in campo alcune ditte specializzate che provvederanno ad aspirare il prodotto inquinante oleoso che lunedì si estendeva su un’area di circa cinquanta metri quadrati».
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La spesa per l’aspirazione della chiazza oleosa, sarà a carico del Comune, fa sapere il consigliere comunale con delega alla Protezione civile, Stefano Vianello, il quale sottolinea che «è inconcepibile che fatti simili accadano nel 2022 in quanto i danni si riversano poi sulle tasche dei cittadini».
La situazione è sotto controllo ma non è stata ancora individuata l’origine dello sversamento. Le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso. Tecnici e investigatori sono al lavoro per riuscire a risalire all’origine.
La decisione di assorbire la chiazza è stata assunta ieri, dopo le verifiche svolte nel corso della mattinata lungo il tratto interessato dallo sversamento, dalla Capitaneria di Porto e dai volontari della Protezione civile, coordinati da Alessandro Colpo.
Nonostante la nebbia, i volontari hanno messo in acqua l’imbarcazione della Protezione civile, a bordo della quale erano presenti il comandante della Capitaneria di porto, Roberto Pellegrino, che coordina le operazioni assieme alla Protezione civile, in costante collegamento con il Comune, il consigliere Stefano Vianello, il coordinatore e due volontari, che hanno effettuato un controllo accurato di tutta l’area.
Sono state posizionate nuove barriere assorbenti in grado di captare parte degli idrocarburi sversati nelle acque del Corno.
Le prime banne di contenimento erano già state collocate nella notte tra domenica e lunedì. Una seconda linea era stata stesa lunedì all’alba. Martedì è stata posizionata l’ultima linea.
Per mettere in sicurezza l’intera zona sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano e gli esperti dell’Arpa. I prelievi potranno presumibilmente fare chiarezza sul tipo di inquinante sversato.
L’area interessata è vicina allo scalo commerciale di Porto Margreth. A dare l’allarme, nella notte tra domenica e lunedì, era stato un dipendente di un’azienda della zona. A preoccupare l’uomo era stato il forte odore di gasolio proveniente dal corso d’acqua.—
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