Canale d’Agordo, cane sbranato dal lupo vicino al proprietario
foto da Quotidiani locali
Si è visto azzannare e portare via dal lupo il suo cagnetto nel prato davanti a casa, a poca distanza dalla piazza di Canale d’Agordo, mentre stava riavvolgendo la prolunga dello spaccalegna dopo un pomeriggio di lavoro. Dino Xaiz ha provato invano a inseguire il predatore scappato nel bosco, mentre il suo volpino di Pomerania, Blondi, guaiva dal dolore. Ma nell’oscurità è scivolato e il lupo ha preso la distanza con la sua preda.
L’episodio è avvenuto l’8 novembre, quando il buio era già calato e solo la luna offriva un po’ di chiarore, e quando oggi l’emittente agordina Radio Più l’ha reso noto ha suscitato molta impressione. «Erano le 18,30 di martedì, avevo ormai finito di lavorare con lo spaccalegna verticale», racconta Dino Xaiz, «e stavo riavvolgendo il cavo elettrico della prolunga. Il mio cane era lì con me vicino a casa, lui ha sempre fatto la guardia al suo territorio, non si allontanava mai molto. Mi sono accorto che ad una trentina di metri da me c’era qualcosa ma si vedeva e non si vedeva perché ormai era buio anche se c’era la luna. Ho pensato in un primo momento che fosse una volpe, poi ho capito dalla coda e dalle dimensioni che era un lupo. Ormai però era troppo tardi: il mio volpino è partito verso di lui abbaiando per difendere il suo territorio e il suo padrone. Anche io sono scattato per provare ad allontanare il lupo e impedire che azzannasse Blondi ma non sono arrivato in tempo: il lupo lo ha preso per il collo ed è scappato. L’ho rincorso per trecento metri, sono anche scivolato, sentivo il cane che guaiva, sono arrivato fino a dove ho potuto ma ad un certo punto ho capito che non c’era più nulla da fare».
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Xaiz non si è dato pace: «Ho provato a cercarlo ancora ma senza risultato, poi verso le 20,30 sono andato con la macchina verso il campo da calcio, dove a quell’ora ci sono ragazzi che fanno allenamento, e sul ponte ho visto altri due lupi, sembravano più piccoli di quello che avevo inseguito. Forse quello era un adulto che era andato a procurare cibo per loro. Il giorno dopo, con la luce, sono andato nuovamente a cercare tracce de mio cane ma nulla da fare. Giovedì invece ho individuato il punto dove era stato azzannato: ho trovato solamente ciuffi di pelo».
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Il proprietario del cagnetto è rammaricato per quegli istanti persi mentre stava sistemando dopo il lavoro, istanti che forse gli avrebbero permesso di salvare Blondi. «Non si allontanava mai da me ma quando vedeva qualcosa di strano iniziava subito ad abbaiare», dice Xaiz, sconsolato. «È l’istinto del volpino di Pomerania quello di difendere il suo territorio e il suo proprietario. Purtroppo ho perso alcuni instanti, mentre riavvolgevo la prolunga, e ho capito tardi che si trattava di un lupo, altrimenti forse sarebbe andata diversamente. Ho urlato, ho fatto quello che ho potuto per allontanarlo, ma quella sera non c’era nemmeno nessuna altra persona lì attorno».
«Mi dispiace tanto per il mio cane, perché ho assistito alla sua sofferenza», dice ancora Xaiz. «Era piccolino, nemmeno tre chili, aveva quattro anni compiuti il 18 ottobre ed era con me da nemmeno tre. Era un buon cane». «È la prima volta che accade un episodio del genere a Canale, anche se predazioni di caprioli o cervi ci sono stati», commenta il sindaco di Canale, Flavio Colcergnan. Che cela la preoccupazione dietro il sarcasmo: «Il lupo è protetto e se gli spari rischi quasi l’ergastolo. Allora, viva il lupo...».