Il processo a Venezia, solo una multa per Buzzago: vizio parziale di mente

foto da Quotidiani locali

È ancora Venezia la sede del procedimento penale contro l’ex maestra Lorena Buzzago accusata di diffamazione e calunnia nei confronti del sindaco Mattia Palazzi. Lo ha deciso la giudice Arianna Busato che ha ravvisato l’incompetenza territoriale di Mantova. Questo perché la vicenda è strettamente correlata alla lunga lista di procedimenti che vede protagonista la Buzzago per le sue “incursioni” anche contro il procuratore Manuela Fasolato, oltre che contro il consigliere comunale Pierluigi Baschieri, l’ex questore di Mantova Paolo Sartori attraverso il libro “Cinquanta e più sfumature di giallo”, in cui sosteneva fatti denigratori e considerazioni basate su circostanze non veritiere e lesive nei confronti di personaggi politici e magistrati mantovani. E sempre a Venezia si è svolta ieri mattina un’altra udienza davanti al Gup che doveva decidere sulle accuse nei confronti della Buzzago di diffamazione ai danni di Fasolato e del sostituto procuratore Giacomo Pestelli, di vilipendio alle istituzioni e simulazione di reato. Per la diffamazione Buzzago dovrà pagare una multa di 2mila euro, per il vilipendio alle istituzioni è stata prosciolta, e per la simulazione di reato assolta. L’ex maestra è stata sottoposta ad una perizia psichiatrica che ha rilevato un vizio parziale di mente.

La vicenda prende le mosse dal 21 maggio 2019 quando i poliziotti entrarono nell’abitazione della 52enne per arrestarla con le accuse di simulazione di reato, stampa clandestina, atti persecutori, stalking e diffamazione.

Alla vista degli agenti che eseguivano l’ordinanza di custodia cautelare, la Buzzago reagì violentemente minacciando di suicidarsi con un coltello e proferendo pesanti insulti all’indirizzo dell’allora questore Sartori, oggi a Vicenza, definendolo «corrotto e marcio».