Danzare in sedia a rotelle senza barriere, la scuola di Lions e ateneo è aperta a tutti
Lezioni gratuite ogni giovedì dalle 14.30 alle 16.30 al Palacampus di Pavia. «Invitiamo anche chi non ha disabilità»
A vederli danzare insieme, sulle rispettive sedie a rotelle, non si distingue chi potrebbe farlo sulle proprie gambe da chi invece è costretto a muoversi in carrozzina. L’hanno definita, non a caso, un’“inclusione a rovescio” perché invita a mettersi davvero nei panni fragili degli altri e abbatte le barriere, non solo fisiche, tra le persone.
E’ la formula vincente della We Wheel Dance School, nata a Pavia dalla collaborazione tra il Lions club Pavia Minerva, che ne è ideatore e finanziatore, l’Università e il Cus.
Lezioni aperte a tutti
Tre anni di gestazione per curare ogni dettaglio e, ora che le prime tre lezioni di prova hanno dimostrato di poter funzionare, la scuola è stata aperta ufficialmente anche al pubblico.
«Basta presentarsi ogni giovedì, dalle 14.30 alle 16 e provare – spiega Luca Marin, docente del corso di laurea in Scienze Motorie –. A prestare supporto ci saranno anche dieci nostri studenti di Scienze Motorie e di Fisioterapia».
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L’idea è venuta tre anni fa a Luana Stripparo, ginecologa e socio fondatore del Lions Club Pavia, presieduto da Nicoletta Abrile.
«Mi rendevo conto che per chi si muove in sedia a rotelle esistevano già alcune attività come l’hockey, l’immersione subacquea, la scherma – racconta – Discipline che implicano però il superamento di un ostacolo, una certa competitività, una sfida. Mi sarebbe piaciuto trovare invece un modo per abbattere le differenze e aiutare la socializzazione divertendosi. Cosa meglio della musica e della danza? Così ho bussato alla porta di Luca Marin».
A Scienze Motorie si lavorava già da tempo, grazie al Laboratorio di Attività Motoria Adattata (Lama), con l’esterno. E così è stato messo in cantiere il progetto.
Pavia, del resto, ha ricordato anche il professor Giovanni Danese (delegato del rettore al Servizio Assistenza Integrazione Studenti con Disabilità SAISD), è stato anche uno dei 5 atenei italiani ad attrezzarsi per primo nell’inclusione degli studenti disabili.
«We Wheel Dance School è il risultato di un incessante lavoro di organizzazione, definizione degli obiettivi, degli strumenti e delle modalità di realizzazione che non si è mai fermato neppure durante la pandemia» sottolinea Stripparo.
Una campionessa come maestra
Dopo molte ricerche è stata individuata anche l’insegnante giusta: Chiara Pedroni, campionessa italiana di danza sulle ruote alle Paralimpiadi 2018.
Le prime tre studentesse in sedia rotelle iscritte all’Università di Pavia hanno accettato l’invito. Hanno ballato con gli studenti del Lama, che si sono seduti a loro volta in carrozzina.
«E’ stata un’esperienza emozionante e anche molto istruttiva – racconta Pamela Patanè, studentessa tutor – Si prova una sensazione stranissima. Sembra facile, dall’esterno, muoversi su una sedia a rotelle invece è molto difficile capire come dosare la forza, spingere indietro, destreggiarsi con degli ostacoli».
L’invito che il Lions fa ai concittadini è di provare a mettersi in gioco, a entrare nei panni di chi ha una disabilità e mettere in pratica una forma genuina di socializzazione.