Treviso Basket combatte per 30 minuti, poi l’Armani Milano vince al Palaverde
Provarci, in fondo, non è costato nulla. Così Treviso Basket ha creato a lungo diversi grattacapi al “malato” del basket italiano, l’Armani di Ettore Messina, che solo nel quarto quarto è uscita in tutta la sua potenza, riuscendo a passare a Treviso nonostante il tifo dei 4.922 del Palaverde.
Milano resta una corazzata anche se priva di mezza squadra. Gente come Melli e Davies è al Palaverde per maltrattare Cooke. La Nutribullet accetta la sfida, ma la terna arbitrale ne condiziona il primo quarto (otto falli contro fischiati), d’altro canto anche TvB va in lunetta ma butta via 6 punti. Il quarto finisce però con due ottime giocate, una di Zanelli che punisce la difesa di Messina con una bomba centrale, poi un secondo dopo Banks recupera sulla rimessa ed è Sarto a punire dall’arco, riportando la Nutribullet in partita sul 16-26.
Lo stesso Banks trova il sottomano che riporta Treviso la doppia cifra di svantaggio. Simioni trova un pertugio dai 6.25, poi difende su Thomas e dall’altra parte Adrian Banks estrae la pistola: tripla del 26-31. Mitrou-Ling ovviamente non ci sta e risponde da par suo, poi Agent 0 la prende sul personale e lo brucia due volte di fila, con 10 punti in saccoccia. Dopo che Baron trova una bomba letteralmente lanciando la sfera verso il cesto, è Simioni a venir posseduto dallo spirito di Jabbar per trovare il gancetto del -5. Peccato che poi la terna non veda Jurkatamm massacrato da Luwawu-Cabarrot, così Ricci può colpire dall’arco, mentre Iroegbu sembra Tomba nel saltare in velocità Melli. Chiaro, Milano ha delle bocche da fuoco straordinarie, ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere Jantunen imbrigliare Melli e lanciare Cooke verso una schiacciata a favore dei fotografi? Peccato che Hall sulla sirena del primo tempo metta la tripla del +9 per i meneghini.
Baron e Mitrou-Long capiscono che all’uscita dalla pausa lunga non va data alcuna chance a TvB, così il giropalla di Messina li trova belli smarcati a punire la zona di Nicola, così l’Olimpia vola sul +15, 38-53. Un paio di cose belle di TvB, tra cui l’assist di Soko a Cooke, e un paio di pessime, come la difesa su Biligha e un paio di attacchi da rivedere (eufemismo). Iroegbu trova 5 punti di fila, Cooke esce dopo il quarto fallo e Mitrou-Long rimane un rebus irrisolvibile. Ma di riffa o di raffa TvB resta lì, a distanza ma non morta. Il ferro sputa il meno -7 a Soko, ma poi è Sorokas a segnare da fuori, poi l’ex Alviti prova il sottomano sulla sirena, ma troppo tardi. Davies va in lunetta due volte, in mezzo c’è la tripla di Sokolowski, il quarto finisce 59-68.
Poi Milano sale in cattedra, sono pur sempre i campioni d’Italia. Pippo Ricci prima mette lo tripla e poi subisce fallo da Zanelli (quarto fallo, gravissimo), Davon Hall porta i suoi a più 15 ma Banks non si arrende (63-75) prima che Baron trovi tripla più fallo di Iroegbu, con Milano al massimo vantaggio. Il pubblico del Palaverde non molla perché vede comunque una squadra compatta, decisa a vendere comunque cara la pelle, anche di fronte a un avversario decisamente superiore. Certo, Nicola ci deve parlar sopra quando Davies mette il tiro frontale del 63-81 e a sei minuti dalla fine i buoi sembrano già scappati. Ma il match va chiuso bene, sapendo che le prossime due (Scafati fuori e Verona in casa) saranno un autentico crocevia per la salvezza. Nicola risparmia Banks, Soko martella ancora ma Davies è un’iraddidio (dalla media, difesa, schiacciate, tutto il repertorio). Resta una tripla di Zanelli, un gioco da tre punti di Sorokas e una sportellata di Simioni a rendere meno amare la sconfitta. Finisce 80-93.