Ivrea, presidio Cisl all’Asl/To4: «La tredicesima il 15 è un nostro diritto»
IVREA. L’appuntamento è per questa mattina, mercoledì 30 novembre, davanti alla sede legale dell’Asl/To4 a Chivasso, in via Po 11, alle 10. A promuovere il presidio, organizzato venerdì scorso senza passare attraverso una dichiarazione di mobilitazione, è la Cisl Funzione pubblica. Ermes Zerbinati, il delegato, sottolinea: «Chiediamo che, come da sempre avviene in questa azienda, la tredicesima mensilità sia accreditata il 15 dicembre». Perché le cose sono cambiate? È sempre Zerbinati a spiegare: «L’azienda ha deciso di procedere con un unico accredito, il giorno 21 dicembre, che comprende tredicesima, salario del mese di dicembre e saldo degli arretrati in virtù degli aumenti contrattuali. Di solito, la tredicesima è accreditata il 15 dicembre, mentre il salario il 27». «Diverse persone, però, - aggiunge - nei giorni scorsi mi hanno contattato, facendo notare che a dicembre ci sono molte spese e varie scadenze da rispettare e che l’accredito della tredicesima il 15, come è sempre stato, è importante ciascuno nella propria economia».
La direzione fa notare che i tempi di erogazione sono comunque quelli previsti nelle possibilità del contratto, e che è vero che la tredicesima sarà data in ritardo rispetto alla consuetudine, ma sarà anticipato di una settimana il salario, a testimonianza della volontà di venire incontro ai lavoratori erogando in un unico versamento tutto il dovuto, compresi gli arretrati del contratto.
Zerbinati, però, pur comprendendo la sottolineatura della direzione, precisa di andare fino in fondo nella rappresentanza della richiesta dei lavoratori che vorrebbe la tredicesima il 15 dicembre. «Questo discorso - sottolinea il sindacalista - è emerso per la prima volta durante una riunione lo scorso ottobre. La questione è stata rappresentata come una esigenza dell’azienda, che stava facendo i calcoli per gli arretrati contrattuali. Alcune settimane dopo, è stato confermato l’accredito unico del 21. Io ho sollevato la questione, ma mi è stato detto che la decisione era presa. Francamente, però, io mi sento di rappresentare fino in fondo questa richiesta che mi è arrivata dai colleghi».