Addio a Sarzetto, aveva 84 anni anima di Tennis Club e Tenni di Treviso
Il Treviso sempre nel cuore, il tennis passione della vita a cui la malattia lo aveva costretto a rinunciare. Al Tenni e al Tennis Club se pronunci il suo nome, tutti sanno di chi stai parlando e di cosa abbia significato per quei luoghi. Ora il suo nome è diventato un ricordo e un pezzo della loro storia.
Lunedì, a 84 anni, è morto Mario Sarzetto. Si trovava nella casa di riposo di Noale, dopo che negli ultimi mesi la malattia che lo affliggeva da vent’anni, il morbo di Parkinson, si era aggravata.
Sarzetto era volto notissimo in città. Ha avuto una lunga carriera nella Cassa di Risparmio di cui era stato dirigente, ma era soprattutto attraverso la passione per lo sport che aveva intessuto relazioni in città. Intanto al Tennis club di villa Margherita. Aveva giocato fin da ragazzo, e aveva anche ricoperto alcuni ruoli nella società sportiva.
«Era stato un grande dolore per lui la chiusura del club», ricorda la moglie Michela. «Quando giocava era molto competitivo, amava sfidare anche ragazzi molto più giovani di lui». E poi le tribune del Tenni. Un paio di anni fa il sindaco Mario Conte lo aveva premiato come il tifoso con più anzianità.
«Fatalità quando ci siamo sposati il Treviso è retrocesso, ancora si scherza su quell’aneddoto», aggiunge la moglie. Sarzetto con Piero Zoppè, Paolo Borsato, e i fratelli Povegliano era una vera istituzione allo stadio, «era simpaticissimo. Molte persone andavano al Tenni per stare con lui più che per vedere la partita».
Lascia, oltre alla moglie Michela, la figlia Elena e la nipote Emma. Saranno in molti a dirgli addio giovedì alle 15 nella chiesa di San Pelajo.