Tre medici a processo per omicidio colposo a Oderzo e Treviso
Tre medici sono accusati di omicidio colposo per la morte del professor Antonio Martorana, 77 anni di Cessalto, deceduto nell’agosto 2019. Ieri in tribunale si è svolta l’udienza preliminare, rinviata in attesa di definire la questione, anche in tema di risarcimenti.
Nelle prossime settimane dovrebbe essere stabilito l’indennizzo per i familiari, una cifra stimata in alcune centinaia di migliaia, attraverso la compagnia assicurativa dell’Ulss 2.
Due cardiologi e un radiologo, in servizio negli ospedali di Oderzo e Treviso, sono stati denunciati per omicidio colposo. Martorana, ex docente di chimica all’istituto Cerletti di Conegliano - tra i suoi allievi vi fu Luca Zaia -, morì il 14 agosto 2019 in seguito a un problema cardiaco. «Martorana presentava una probabilità di salvezza, tramite intervento per dissezione aortica, alla metà del pomeriggio del 13 agosto, pari al 90% circa», questo aveva stabilito la relazione del medico legale incaricato dalla Procura.
Imprudenza, negligenza e imperizia, le motivazioni per cui è stata decisa l’imputazione di omicidio colposo. Il radiologo era stata incaricato da un medico di pronto soccorso di effettuare una Tac per “La possibile presenza di dissezione dell’aorta”.
«Ha omesso di valutare adeguatamente una evidenza patologica», questa è l’ipotesi accusatoria. Il medico del pronto soccorso aveva inoltre interpellato un cardiologo per analizzare la Tac. Il cardiologo «ha escluso la dissezione dell’aorta, pur in presenza di evidenze che l’avrebbero invece dovuta suggerire», sempre secondo l’accusa.
Dopo essere stato visitato a Oderzo, il professor Martorana era stato ricoverato d’urgenza al Ca’ Foncello di Treviso, poiché le sue condizioni erano precipitate. Un altro cardiologo è così stato coinvolto: «Ha omesso di diagnosticare tempestivamente la dissezione dell’aorta discendente, e di intervenire chirurgicamente nell’immediatezza del ricovero», il rilievo della Procura. La concausa di questi episodi avrebbe fatto precipitare senza rimedio le condizioni del paziente. All’alba del 14 agosto il cuore del professor Martorana cessò di battere.
Antonio Martorana, siciliano originario di Bagheria, aveva due lauree, in Farmacia e Storia Filosofia. La sua carriera professionale si era sviluppata nell’insegnamento, docente di chimica nelle scuole superiori. Da nonno in pensione, si dilettava a fare da maestro ai bambini della Montessori School di San Donà.
Nel procedimento penale si sono costituite parte civile le due figlie Elena e Giuseppina, la moglie e la sorella, con gli avvocati Matteo Giuseppe d’Anna e Walter Drusian.
Erano stati i familiari a presentare un esposto. In attesa di capire come si svilupperà la vicenda anche dal punto di vista risarcitorio, il gup Carlo Colombo ha rinviato l’udienza preliminare al prossimo 17 gennaio. In quella dato sarà più chiara la situazione. Non è escluso che possano essere richiesti dei riti alternativi al processo.