A Monfalcone park dei crocieristi in prestito al porto per i veicoli della Cetal
MONFALCONE La Zona logistica semplificata è il tema affrontato in Comune lunedì scorso dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, con Regione e Consorzio dello Sviluppo Economico: sono stati confermati i 240 ettari assegnati alla città. L’incontro è servito a proporre la distribuzione di tali spazi sulle aree comunali, attraverso le quali le industrie potranno pertanto beneficiare di questa “norma speciale”.
Un nuovo importante tassello per lo sviluppo del Porto che consentirà la sburocratizzazione a vantaggio di coloro che vorranno investire sul territorio e la defiscalizzazione dei crediti di imposta sugli investimenti, con il relativo abbassamento della pressione fiscale per le imprese.
E lunedì è anche arrivato il via libera da parte dell’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione della Cetal l’area del parcheggio di via Vittorio Veneto. Considerato che il traffico crocieristico riprenderà il prossimo aprile, fino ad allora i 1.500 metri quadrati di spazio potranno essere utilizzati per il parcheggio delle auto e dei mezzi commerciali della società che opera per conto di Grimaldi. Un’assegnazione con contratto di noleggio della durata di quasi quattro mesi che consentirà di “compensare” la saturazione del porto di Capodistria.
Tutto concordato e formalizzato nel giro di pochi giorni, ha fatto sapere il sindaco Anna Maria Cisint, che ha “colto la palla al balzo” - nel periodo di pausa del mercato crocieristico - per venire incontro alle esigenze di Cetal e dei suoi lavoratori.
«Il direttore generale di Cetal, Davide Calzavara, si è presentato venerdì, durante la seduta del Consiglio comunale, per rappresentarmi la necessità di poter avere uno spazio per allocare i propri veicoli, nella contingenza del momento di saturazione del mercato a Capodistria. Nella stessa giornata ho quindi dato la disponibilità del parcheggio di via Vittorio Veneto. Formalizzati gli atti, lunedì mattina abbiamo proceduto con la comunicazione autorizzativa».
Una richiesta accolta con entusiasmo dall’Amministrazione comunale, che si muove nella direzione e in prospettiva di ulteriori sviluppi dell’attività portuale che, considerando l’aumento del 5,27% registrato nei primi mesi di quest’anno, sta già macinando un traffico in rialzo. Una crescita legata alle tre nuove banchine con profondità di oltre 10 metri e 90 - che consentono l’attracco di grandi navi, a maggiore pescaggio - attraverso le quali è stata aperta la strada ad un processo di internazionalizzazione di Portorosega battezzata dall’arrivo di nuove merci destinate all’estero.
Tra gli elementi contenuti all’interno del Piano regolatore del Porto, si inserisce la volontà da parte dell’Amministrazione di accelerare sull’espansione dello scalo, in primis valorizzando e sfruttando le aree retroportuali. Insomma, il sindaco Cisint, affiancata dal responsabile Politiche marittime del Comune - la cosiddetta “Economia blu” - Giorgio Pinelli, intende imprimere un ulteriore slancio al porto. Tutti aspetti, compresi gli investimenti volti alla crescita dello scalo monfalconese, per i quali il Comune ora si appresta a sollecitare rapide tempistiche all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. «Come previsto nel Piano regolatore del Porto, diventa adesso molto importante lavorare per la realizzazione delle aree retroportuali in aggiunta alle esistenti e per il prolungamento della banchina, che permetteranno l’implementazione dei traffici – ha osservato Cisint -. I passi avanti sono già una realtà, per la quale voglio ringraziare il presidente Zeno D’Agostino che con efficienza ed efficacia sta operando al meglio, e il presidente Massimiliano Fedriga che continua a investire sulle infrastrutture, in una visione sinergica e di rete fondamentale per creare quel valore aggiunto in grado di porre il territorio dell’intera regione in condizioni di competere a livelli nazionale e internazionale». Il sindaco ha fatto il punto della situazione: «È in fase di progettazione il piano relativo all’elettrificazione delle banchine, così come l’escavo del canale e quindi delle aree retroportuali che sono contenute nel piano regolatore. La rapidità è importante in una logica imprenditoriale e di sistema».
Il sindaco poi intende proporre al prossimo Comitato di Gestione l’ipotesi di valorizzazione anche dei 10 mila mq dell’area comunale ubicata nei pressi del già utilizzato parcheggio di via Vittorio Veneto, in quanto quell’area, se opportunamente riqualificata, potrebbe dare risposte importanti, in termini di parcheggi, per il settore della crocieristica e per le attività commerciali.