Jesolo e Caorle, alberghi aperti per le festività: gli eventi natalizi fanno il pieno di turisti
Alberghi aperti per le festività natalizie, crescono le adesioni. Una vera sorpresa, dopo che i segnali parevano tutt’altro che incoraggianti all’inizio d’autunno. Le località più attrezzate saranno Jesolo e Caorle, ma altre potrebbero aggiungersene con nuove strutture, perché Bibione ha pur sempre le terme, Cavallino-Treporti riserva sorprese, per continuare fino a Sottomarina.
Le bollette adesso fanno meno paura. Mentre si annunciano concerti e intrattenimenti senza sprechi di energia, anche i turisti stanno per arrivare e potranno prenotare le stanze in albergo. Lo scorso fine settimana sia Jesolo sia Caorle hanno fatto il pieno.
Al chiosco Veliero di Jesolo, Federico Marchesin ha aperto ai clienti. Chi, fino a pochi anni fa, si sarebbe mai aspettato un chiosco aperto in pieno inverno.
A Jesolo come a Caorle le prenotazioni sono in aumento sfruttando anche l’opportunità di una visita a Venezia. Jesolo, a fine estate e in piena crisi energetica, contava al massimo tre o quattro alberghi confermati per le festività. Poi è iniziato il battage sul calendario di eventi, è stato tagliato il nastro al villaggio di Natale sabato, annunciato il concerto di Elisa, la festa di Capodanno in centro storico con le radio. E adesso gli alberghi aperti che hanno confermato le date sono già saliti a una ventina.
Inizialmente c’era solo l’Adlon di Matteo Rizzante, poi alcune storiche strutture ricettive con licenza annuale che hanno definito il calendario. Visto il clima surriscaldato all’improvviso, si è aggiunto il manager Alessandro Fichera che ha confermato anche il Falkensteiner Hotel. E a ruota ne sono arrivati altri.
«Per il periodo clou delle vacanze», commenta il presidente dell’associazione jesolana albergatori, Pier Francesco Contarini, «arriveremo a 25, forse anche 30 alberghi aperti e, con le premesse che c’erano state, sono davvero un bel numero. Inizialmente c’era molta paura per l’aumento dei costi energetici, poi ci sono state date delle rassicurazioni sulla limitazione degli aumenti, che parevano esponenziali, e così molti ci hanno ripensato o ci stanno ancora riflettendo». Consideriamo che nei periodi di massimo fulgore a Jesolo gli alberghi aperti sono stati al massimo una cinquantina per Natale e Capodanno.
A Caorle è il momento del “Caorle Christmas Time”, tra bancarelle che incorniciano un centro commerciale all’aperto. Le attività commerciali e i pubblici esercizi si stanno muovendo, mentre al PalaExpomar si annunciano tanti eventi per i giovani fino al Capodanno. Kay Turchetto, presidente degli albergatori di Caorle, è raggiante: «Rispetto alla situazione iniziale le aperture stanno aumentando di giorno in giorno, gli indecisi sono sempre meno. A tal proposito voglio ringraziare chi a dispetto della crisi sta lavorando e rischia di suo. Penso che raggiungeremo una ventina di strutture aperte a Caorle per le festività. E ringraziamo l’amministrazione comunale per l’impegno profuso negli eventi, anche perché per gli albergatori queste proposte diventano davvero interessanti richiamando turisti e pendolari».
Il presidente di Confapi Turismo nazionale, Roberto Dal Cin, è entusiasta: «Qualcuno mi ha ascoltato. Nonostante la paure per le bollette dobbiamo dare un segnale. Lavorare è in fondo il modo migliore per pagarle. Il Governo sta adottando delle misure a sostegno delle attività, come il credito d’imposta. La costa veneziana sta rispondendo bene con le località più vitali e credo che anche le altre località debbano seguirci. Tutta la costa deve rilanciare un Natale edavanti al mare che può essere un nuovo marchio di fabbrica».