Trieste dà l’addio all’avvocato Sadar, fu fra i soci fondatori della Fondazione Casali

TRIESTE Si è spento a 81 anni l’avvocato Gianni Sadar. Era stato ricercatore di Diritto internazionale e Legislazione comparata dell’Università di Trieste, e poi fino al 1993 docente di Organizzazione internazionale alla Scuola superiore per Traduttori e Interpreti. Come libero professionista, dal suo studio di via Filzi, aveva operato per molte società, tra cui Wärtsilä e Trieste Trasporti.

Altruista, attento alle necessità dei più fragili, Sadar aveva lavorato assieme a Francesco Slocovich e Guido Nider alla costituzione della Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali, di cui era stato presidente fino al 2017. Poi era stato nominato presidente onorario della stessa Fondazione. «Ci conoscevamo da una vita – ricorda Slocovich, attuale presidente della Casali – perché il padre di Gianni, l’avvocato Guido Sadar, aveva aperto con mio padre lo studio di via Filzi, dove poi Gianni ha continuato la sua attività professionale. Uomo di enorme cultura, riservato, ma allo stesso tempo ironico e spiritoso, appassionato del suo lavoro e molto presente in famiglia. Ricordo i racconti appassionati dei suoi viaggi». Innamorato della montagna, proprio tra le valli delle Dolomiti da giovanissimo aveva conosciuto Annamaria, diventata sua moglie nel 1964. Insieme hanno avuto due figlie, Anna e Teresa. «Mio marito era un vero gentiluomo, una persona per bene, non ha mai alzato la voce né con me né con le figlie – testimonia la moglie –, ci accomunava una grande passione per i viaggi, eravamo entrambi curiosi di scoprire luoghi lontani». Ottimo sciatore, da oltre 50 anni era socio della Canottieri Trieste. Tra le passioni di Sadar c’era pure quella per la musica, classica e lirica.