Trieste, “ravvedimenti” per 4 milioni trainano gli incassi di Esatto
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Ravvedersi fa bene ai conti di Esatto e, di conseguenza, al Comune. Il contribuente, “pentito” di non aver pagato alla scadenza dovuta qualche imposta municipale, ha poi ottemperato al suo civico dovere, permettendo alla società esattoriale di incassare nel corso del 2022 4,2 milioni in aggiunta agli introiti “ordinari” relativi all’Imu e alla Tari.
Andrea Polacco, presidente di Esatto, ha riepilogato l’andamento ’22 insieme al direttore generale Davide Fermo e scandisce il verdetto contabile riguardante i due tributi più significativi, la tassa sulla seconda casa detta Imu e la tassa sui rifiuti detta Tari.
In tema di Imu, Esatto ha incassato 55,5 milioni di euro a fronte di circa 34.000 bollette emesse. Un dato sostanzialmente in linea con quello del 2021. Ma, come si diceva in precedenza, i “ravvedimenti”, cioè le cifre saldate in ritardo, hanno superato i 2,5 milioni. Per cui in effetti sul versante dell’Imu piazza Sansovino ha messo in saccoccia 58 milioni, che in termini percentuali significa il +4,5% nel raffronto con il 2021.
Stessa osservazione - spiega Polacco - si può fare per la Tari: nel 2022 la società ha inviato 111.737 bollette, racimolando 29,5 milioni di euro, 140.000 euro in più rispetto al ’21. Ma il salto di qualità è rappresentato dai “ravveduti”, che hanno incrementato l’incasso ordinario con quasi 1,7 milioni di euro. Sommando le due entrate, otteniamo un totale di 31,2 milioni di euro. Nel confronto con l’annata precedente si registra un aumento del 5,7%.
Lanciata a partire dal 2019, la “campagna” di Esatto, per recuperare evasione & elusione tributaria, ha assunto ormai un ritmo costante. Nel trimestre autunnale del ’22 piazza Sansovino ha infatti spedito oltre 9600 accertamenti in materia di Imu per un totale di 11,5 milioni di euro da riguadagnare, a sottolineare - nelle parole dello stesso Polacco - che il fenomeno di evasione/elusione continua ad avere proporzioni rilevanti, per quanto inferiori ad altre realtà nazionali. Su questa partita, da tenere distinta rispetto alla lotteria di numeri prima snocciolata, Esatto ha già portato a casa 700.000 euro.
Importante anche l’offensiva sul fronte della Tari, dove la società ha mandato 1748 accertamenti che dovrebbero in teoria fruttare 1,3 milioni di euro. Esatto ne ha già visti 170.000.
Polacco ha raccolto un po’ di idee sul freddo incedere delle cifre. E’ soddisfatto perchè l’attività di recupero avviata in autonomia tra il 2017 e il 2018 (prima se ne occupava Equitalia) sta dando buoni risultati, ma non si nasconde che i margini, per erodere la spessa lastra di evasione, siano ancora notevoli. «Non si tratta di essere vessatori nei confronti dei cittadini - conclude - ma di garantire equità di trattamento: le imposte vanno pagate da tutti, perchè si trasformano in pubblici servizi».