La comunità di Porto Mantovano premia i suoi benemeriti
Il sindaco Massimo Salvarani ha consegnato ieri le civiche benemerenze a cinque cittadini che si sono distinti per il loro impegno a favore della comunità di Porto Mantovano. Si tratta di Ruggero Chiozzi e Amos Zovi e, in memoria, di Giovanni Garuti, Alfredo Facchini e Giuseppe Pelladoni. La cerimonia si è svolta all’interno dell’auditorium del Drasso alla presenza della cittadinanza e, in particolare, di amici e parenti dei premiati.
«Siamo arrivati alla terza edizione di questo evento – ha esordito il sindaco – Questo riconoscimento è importante perché valorizza l’impegno di quelle persone che hanno dato lustro al nostro Comune». Sul palco insieme al sindaco anche il consigliere Andrea Licon, che ha presentato al pubblico i cinque insigniti delle benemerenze e l’assessore al bilancio Alberto Massara, che ha consegnato attestati e medaglie.
Il primo dei tre premiati in memoria è Giovanni Garuti, fondatore dell’azienda “La Mantova Gomme” con sede in zona Malpensata. «Nella sua vita Giovanni si è distinto non solo per le doti imprenditoriali, ma anche per il suo spirito filantropico e per essere stato un uomo che ha coniugato al meglio il lavoro, la famiglia e gli amici» ha sottolineato Licon. Sul palco è salita la figlia Manuela.
Giuseppe Pelladoni è il secondo premiato, conosciuto a Porto Mantovano perché, da presidente della società sportiva “Pallamano Bancole”, era riuscito a portare la sua squadra ad altissimi livelli, tanto che nella stagione 2005-2006 c’era stata la promozioni in A1 e nel 2007-2008 la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Ha ricevuto la benemerenza la moglie Lidia.
Ultimo dei premiati in memoria è Alfredo Facchini, alias Fredon. La sua vena artistica l’ha spinto fin da giovane a scrivere poesie in dialetto mantovano, arrivando a fondare nel 1972, insieme ad altri poeti e artisti, il cenacolo dialettale “Al Fogoler”. Nel corso della sua vita è riuscito a vincere molti premi grazie alle sue poesie ed è stato anche nominato Cavaliere della Repubblica. Ha ricevuto la benemerenza la moglie Dolores.
Infine, presenti alla cerimonia, Ruggero Chiozzi, alias Roger, e Amos Zovi. Il primo era un «innamorato del pallone», come lo ha definito il consigliere Licon. Nel 1965 ha fondato insieme ad altri appassionati la società calcistica “U.S. Soave Calcio” e da allora “Roger” è considerato un punto di riferimento per tutti coloro che gravitano attorno al calcio soavese. Il suo è «un innamoramento che arde ancora come fosse il primo giorno», ha aggiunto Licon.
L’ultimo portuense premiato, Zovi, ha dedicato la sua vita al volontariato. Ha fatto parte della Croce Verde per 38 anni, sia con il ruolo di soccorritore sia di autista per il trasporto dei malati. È stato anche presidente dell’Avis per 18 anni, e dopo molti anni di conduzione dell’associazione ha lasciato il suo ruolo ed è diventato consigliere.
«Persone come Amos sono figure importanti per la comunità, perché con il loro esempio mantengono vivo lo spirito del dare qualcosa agli altri senza volere nulla in cambio» ha concluso Licon.