Salto con gli sci, Coppa del Mondo Willingen 2023. Le ragazze volanti affrontano il “mostro” Mühlenkopfschanze

La Coppa del Mondo femminile di salto con gli sci si appresta a fare il proprio ritorno in uno dei contesti potenzialmente più spettacolari, ma al tempo stesso anche più complicati in assoluto.

Nel weekend si gareggerà infatti sul maestoso Mühlenkopfschanze di Willingen, ovverosia il Large Hill più imponente dell’orbe terracqueo. Con un punto K fissato a 130 metri e un HS a 147, l’impianto dell’Assia ha dimensioni inferiori solo ai trampolini di volo.

È la seconda volta che il gentil sesso si appresta ad affrontare questo difficile banco di prova. Gli unici precedenti sono datati gennaio 2022, quando peraltro vi furono svariate defezioni di rilievo, soprattutto nella seconda delle due gare in programma. Quel giorno tutte le austriache si defilarono a causa della positività al Covid-19 di Marita Kramer, vincitrice della competizione del sabato davanti alla tedesca Katharina Althaus e alla slovena Ema Klinec. La prova della domenica, di livello giocoforza più basso, fu invece appannaggio della slovena Nika Kriznar, che precedette la già citata Althaus e la russa Alexandra Kustova.

Classifica Coppa del Mondo salto con gli sci femminile 2022-2023: Eva Pinkelnig supera quota 1000 ed è sempre più padrona

Va rimarcato come entrambe le gare del 2022 siano state pesantemente condizionate dal meteo, al punto tale che ambedue vennero disputate su serie secca, peraltro portata a termine tra innumerevoli pause e ripetuti cambi di stanga di partenza. La speranza è che quest’anno Eolo possa essere più clemente, consentendo di avere degli eventi dotati di regolarità agonistica.

In ogni caso, a dispetto di tutte le difficoltà, quanto accaduto poco più di dodici mesi orsono è stato considerato positivo da parte della Fis, che ha dato il via libera allo svolgimento di una prova femminile di volo con gli sci. Tale appuntamento non avrà valore per la Coppa del Mondo e si terrà a marzo a Vikersund, cionondimeno Willingen può rappresentare una sorta di “prova generale” per le donne più competitive in vista dell’evento norvegese.

Foto: La Presse