Rivoluzione all’ippodromo Sant’Artemio di Treviso: la gestione ai toscani di Sistema Cavallo
All’ippodromo Sant’Artemio è finita l’era Biasuzzi. Dopo trentasei anni di gestione continuativa sotto la bandiera prima della Trevigiana Corse Cavalli poi Nordest ippodromi la famiglia trevigiana ha perso la guida dell’impianto di ippica del capoluogo.
A vincerla la toscana Sistema Cavallo, confermando l’esito della gara avviata lo scorso autunno dal Comune e poi sospesa per accertamenti dopo un primo parere a favore dei nuovi arrivati.
Avvicendamento e le tensioni
La comunicazione ufficiale è arrivata negli uffici di Follonica, sede della società guidata da Sivio Toriello, due giorni fa. Attesissima viste le tensioni che aveva alimentato la sospensione dell’aggiudicazione decisa al termine della gara indetta lo scorso autunno.
La Sistema Cavallo aveva partecipato al bando di gara da outsider incassando, al termine dell’esame della commissione, 96,79 punti su 100, contro gli 81 della Nordest Ippodromi dei Biasuzzi; uno scarto pesantissimo che avrebbe potuto decretare subito l’affidamento dell’impianto ma l’amministrazione decise di prendere tempo «per esaminare il piano economico finanziario» dei nuovi arrivati che non la presero bene.
L’esame è durato oltre due mesi confermando la promozione.
Il sopralluogo tra 5 giorni
Martedì 7 febbraio ci sarà il primo incontro tra la Sistema Cavallo (con i suoi tecnici), il Comune e la Nordest Ippodromi. Si svolgerà all’interno dell’Ippodromo per testarne ufficialmente lo stato di fatto e passare poi alle procedure per la consegna delle chiavi dell’impianto alle porte di Treviso.
Contestualmente si gestiranno tutti i passaggi burocratici e tecnici richiesti dal Ministero dell’agricoltura – cui fa capo l’impianto ippico – per il passaggio di gestione.
«Tanto sport, tanta gente»
Il piano di rilancio che è valso la vittoria della società di Follonica – che già gestisce l’ippodromo Caprilli di Livorno, e quello di Follonica – punta ad una riqualificazione strutturale e funzionale del Sant’Artemio.
«Proseguiremo, potenziandola come serve, l’attività di trotto, e lavoreremo sul salto a ostacoli con l’obiettivo di portare l’ippodromo di Treviso in una posizione prioritaria nel panorama del nord Italia anche con il coordinamento con le altre realtà del territorio» dice Silvio Toriello, guida di Sistema Cavallo, «ma al fianco dell’attività sportiva, alla quale vogliamo legare molte realtà giovanili del territorio, creeremo un indotto di eventi, concerti, manifestazioni con l’obiettivo di avvicinare al Sant’Artemio, e quindi anche all’ippica, il maggior numero di persone possibile. A partire dai giovani. A Livorno» sottolinea Toriello, «l’abbiamo fatto ed abbiamo raggiunto l’obiettivo di portare all’ippodromo non meno di 4 mila persone alla volta. Questo è anche il piano su Treviso».
«Serve un cambio di passo all’ippica ma soprattutto a Treviso, per troppo tempo si è atteso. Il cambio ala guida del Sant’Artemio poterà novità e volontà necessarie».