Cinghiali avvistati anche nei parcheggi dei supermercati a San Martino
SAN MARTINO.
Cinghiali nei parcheggi del supermercato Italmarket e del centro commerciale Bennet. A segnalarli alcuni cittadini, colti di sorpresa dalla presenza degli ungulati che hanno deciso di lasciare i boschi per spingersi verso il centro urbano alla ricerca di cibo. Gli avvistamenti sono avvenuti nel tardo pomeriggio «Ci siamo trovati di fronte i cinghiali, che stanno diventando stanziali – dice un residente a San Martino -. Si vedono con frequenza sempre maggiore nelle campagne e ora nei paesi. È chiaro che è comunque una presenza che preoccupa».
AUMENTANO LE SEGNALAZIONI
Qualcuno li ha incontrati nelle campagne vicine al parco della Castellana, verso Zerbi e Cascina Colombarola. Ma anche a Travacò sono in parecchi ad avvistare ungulati durante le loro passeggiate. E senza dimenticare il Borgo.
Qui ne hanno contati anche una ventina nelle campagne tra via Acquanegra, strada Leona, via Milazzo, Vul.
Raggiungono le abitazioni, passeggiano sulla nuova ciclabile che collega via Ca’ Bella alla Chiavica, costeggiano via Gravellone, a pochi metri dalle case, nuotano nel canale per raggiungere San Martino. Gli avvistamenti aumentano e le segnalazioni si moltiplicano.
Molti si rivolgono alla polizia provinciale, a cui spetta anche il compito di attivarsi per far allontanare gli animali o avviare abbattimenti selettivi. Oltre che autorizzare i selecontrollori, cioè coloro che svolgono attività di contenimento di specie invasive, come sono appunto i cinghiali.
CONTROLLI E ABBATTIMENTI
«Lo scorso anno al comando sono arrivate una quindicina di richieste da parte dei selecontrollori, persone che, dopo aver seguito un corso specifico e superato l’esame, hanno già ottenuto l’autorizzazione regionale ad operare – spiega il vicecomandante Cristian Blora -. Il nostro compito è controllarne i requisiti e autorizzare gli abbattimenti in una determinata area. Se l’intervento è significativo, li accompagniamo durante le operazioni».
Nel 2023 le richieste sono destinate ad aumentare, in base alla nuova legge sul controllo e il contenimento della fauna selvatica, dando la possibilità ad intervenire anche nelle aree protette e in quelle urbane.
«Si devono attendere i nuovi piani di abbattimento – spiega Blora –, che verranno redatti dalla RegioneStefania Prato