Gougeon, il puledro nipote di Varenne “patrimonio” di un intero paese
Un nipote del grande Varenne diventerà il campione ippico di una comunità intera, quella di Galliera Veneta. Perché ogni cittadino potrà acquistare una quota di fascino, muscoli, slancio, sfida, corsa, bellezza del puledro Gougeon.
Il progetto – originale e suggestivo – parte dall’iniziativa dell’intraprendente e dinamico Filippo Lago, 30 anni, che convive sin dalla nascita con la “spina bifida”, una grave malformazione genetica della colonna vertebrale che colpisce il sistema nervoso centrale.
Ma Filippo non si è mai arreso e ha continuato ad inseguire le sue grandi passioni, il giornalismo e i cavalli.
«A Galliera» racconta il giovane «la mia famiglia ed io abbiamo un piccolo allevamento di cavalli trottatori, piccolo nei numeri e nelle dimensioni ma dai risultati che definirei buoni. E ogni qual volta un cavallo allevato da noi corre e vince in un qualsiasi ippodromo italiano, in paese si sparge la voce a tal punto che la gente si ferma per complimentarsi, quando ci trova per strada, in chiesa».
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L’idea è partita da una domanda di fondo: «Cosa possiamo fare per la nostra gente? ». Ed ecco sbocciare l’intuizione del “cavallo del popolo”, del “cavallo del paese”: «Abbiamo deciso di mettere a disposizione per Galliera un puledro nato il 13 maggio scorso nel nostro allevamento, un cavallo dalla buona genealogia essendo nipote del grande Varenne. L’idea è quella di “dividere” il puledro in tante quote, così da creare una grande comproprietà, puntando su un coinvolgimento popolare che faccia crescere l’interesse delle persone verso il meraviglioso mondo delle corse dei cavalli e, soprattutto, alimenti la passione della gente verso il protagonista delle corse: il cavallo».
L’animale di razza si chiama Gougeon, è il cognome di due fratelli tra i più importanti guidatori di cavalli trottatori in Francia nel secolo scorso. Il senso è rendere accessibile una esperienza di pochissimi: «Può diventare comproprietario di un cavallo da corsa anche chi non potrebbe permettersi un investimento simile in autonomia. Così facendo, con davvero un piccolo investimento, si può alimentare il sogno di avere un piccolo pezzettino».
Gougeon si sta ancora godendo la sua gioventù nel recinto di casa: «Se tutto va bene, potremmo vederlo in pista già nell’estate 2024, dunque ancora nulla si sa circa le sue doti atletiche» osserva Filippo, che desidera condividere «l’adrenalina e l’emozione che regala una corsa di un cavallo di proprietà, è emozione pura con al centro il cavallo. Emozione che abbiamo deciso di condividere con la comunità».
Le prossime tappe. «Gougeon lascerà il nostro allevamento e lo manderemo in quello di Bi. Gi a Pontoglio, in provincia di Brescia. Finirà così la crescita in spaziosi paddock e soprattutto in branco. A settembre sarà affidato a un allenatore per iniziare la doma».
Al giovane allevatore è arrivata una missiva anche del presidente della Regione, Luca Zaia, notoriamente appassionato di cavalli. Il governatore ha evidenziato che il progetto «sebbene alle prime battute, contribuisce a valorizzare la profonda tradizione vantata dal territorio. I Veneti erano conosciuti anticamente come portentosi allevatori di cavalli che, nel 440 a. C. , consentirono a Leonte di Sparta la vittoria alle Olimpiadi. La scelta imprenditoriale intrapresa dall’allevamento di famiglia, oltre a portare avanti questa storica vocazione, contribuisce anche all’avvicinamento dell’intera Comunità all’ippica, mondo che vale la pena d’essere scoperto» la conclusione di Zaia.