La città di Trieste scelta per “Carisma”, il nuovo graphic novel della Panini Comics
foto da Quotidiani locali
TRIESTE C’è la mano di Fabio Guaglione, uno dei due registi (assieme a Fabio Resinaro) del film “Mine”, del 2015, adrenalinica missione di due marines nel deserto, e del successivo e altrettanto adrenalinico action movie “Ride” (2018, interamente girato con la videocamera GoPro), dietro la scelta di utilizzare Trieste come location del nuovo graphic novel della Panini Comics, “Carisma. La scienza dell’anima” (pagg. 112, euro 16), parte di un più ampio progetto dedicato al fumetto horror e fantasy.
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Sembra che cinema e sceneggiati, dalla “Porta Rossa” a “Diabolik” fino a “Il Re” e al “Ragazzo invisibile”, abbiano fatto scuola, catapultando Trieste una volta per tutte fra le location ideali per storie d’ambientazione dark. Come si può vedere nelle pagine di “Carisma”, creato appunto da Fabio Guaglione insieme a Maria Rita Porretto e Silvia Mericone ai testi, Lorenzo Zaghi ai disegni e Francesco Segala ai colori: il primo graphic novel Panini Comics tutto triestino che non tragga origine da un film, come nel caso de “Il ragazzo invisibile” di Salvatores.
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“Carisma” è una storia soprannaturale che parla di possessione e di confini da superare, e si iscrive in un progetto più ampio della Panini Comics. Il cosiddetto “Quarantine Universe” è iniziato con “Quarantine Prophets”, proseguito con “Carisma” e “Carnivalia” e nei prossimi mesi vedrà la sua conclusione con altri romanzi e un graphic novel, in cui potremmo rivedere protagonista Trieste. Solo la mente avventurosa di un regista e autore come Guaglione poteva creare questo universo condiviso dall’ambientazione tanto nostrana quanto internazionale (Quarantine Prophets e Carnivalia si svolgono negli Stati Uniti).
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La location per il secondo capitolo del Quarantine Universe doveva essere l’Italia. «Ci siamo confrontati - spiega il regista Guaglione- e dopo le scelte più tradizionali, tra cui Roma e Torino, abbiamo optato per un’ambientazione più originale. Volevamo dare alla storia uno sfondo che fosse talmente caratterizzato da un punto di vista visivo da risultare protagonista assieme agli altri personaggi. Sono stato una volta a Trieste, tanti anni fa, per il festival di fantascienza, e ricordo ancora quella malinconia e quella grandeur da città mitteleuropea».
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“Carisma” racconta l’incontro-scontro di un prete esorcista dai modi anticonformisti e di una neurobiologia che crede solo in ciò che è scientificamente dimostrabile, mentre cercano di aiutare una ragazza. Viene così messa in scena l’eterna lotta tra scienza e fede, un binomio che fin dagli albori ha riempito la letteratura e l’audiovisivo. Una città di confine come Trieste rappresenta non solo una frontiera tra due mondi ma anche la battaglia interiore che ognuno di noi vive per determinare la propria identità.
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«Man mano che andavamo avanti con le nostre riflessioni - spiegano le coautrici del graphic novel Maria Rita Porretto e Silvia Mericone - ci siamo rese conto che Trieste era la città giusta per questo tipo di storia e per diversi motivi. La posizione geografica innanzitutto che ne fa un luogo di confine e per noi assume non soltanto un significato fisico, ma anche più immateriale, tra questo mondo e un possibile aldilà, se così lo vogliamo chiamare».
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L’aspetto innovativo di “Carisma” è che le location caratteristiche e uniche di Trieste – come la Stazione Centrale, Piazza Unità e le Rive, San Giusto e così via – divengono personaggi accanto ai protagonisti. «Vederle sotto forma di fumetto - dicono Porretto e Mericone - con i colori pittorici di Segala e le linee morbide di Zaghi è qualcosa di impagabile».
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Una vera sorpresa. «Trieste è una città che toglie il fiato, di una bellezza che viene poco valorizzata a livello mediatico - raccontano le autrici -. Mentre selezionavamo le immagini che sarebbero tornate utili per una migliore rappresentazione delle location, abbiamo realizzato come la città poteva diventare uno scenario che partecipava in qualche modo alla narrazione, quindi non solo uno sfondo, ma anche un'ambientazione simbolica. Forse l'elemento primario che ci ha persuaso a sceglierla è stata la zona del Molo Audace, con le sue statue, che esercitano un fascino magnetico e proprio lungo la passeggiata che conduce alla piazza, abbiamo voluto ambientare un confronto tra i due personaggi principali, mentre i colori del cielo viravano al tramonto. Ecco, quello forse è il momento simbolo della nostra scelta di Trieste».
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L’augurio del team della Panini Comics, oltre che trasmettere le tematiche della storia in sé, è che anche grazie a questo fumetto «Trieste possa fare breccia nei lettori di tutta Italia».
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