Flessioni, salto e corsa: a Udine in 89 si presentano alle prove atletiche per gli otto posti di vigile urbano
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foto da Quotidiani locali
UDINE. Salto in alto, corsa e trazioni alla sbarra. Queste le prove che hanno affrontato giovedì 2 febbraio gli 89 candidati ammessi a partecipare al concorso per la selezione di otto nuovi agenti di polizia locale per il Comune di Udine.
Appuntamento alle 9 al campo di atletica Dal Dan di Paderno. Il tempo non è dei migliori, ma almeno non piove e si comincia in orario.
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La maggior parte degli aspiranti vigili hanno raggiunto i risultati richiesti. Le prime delusioni ci sono state con il salto in alto femminile. L’asta era sistemata all’altezza di 85 centimetri, ma non tutte hanno superato la prova che si poteva tentare, al massimo, tre volte. Ai maschi era invece richiesto di saltare un metro.
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Il test più difficile, però, è quello delle trazioni che hanno costituito uno sbarramento per più di qualcuno. Gli uomini dovevano dimostrare di essere in grado di fare tre sollevamenti uno in seguito all’altro (al massimo in un minuto), mentre le donne dovevano farne uno solo.
Tutti hanno dovuto cimentarsi in una corsa di mille metri che andava portata a termine in un tempo massimo di cinque minuti per gli uomini e di sei minuti per le donne. Alla fine hanno passato le prove fisiche 66 persone, mentre 23 hanno dovuto fermarsi.
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Lungo il campo di atletica, a seguire le prove dei candidati, diversi agenti del comando di via Girardini e lo stesso comandante Eros Del Longo che in più occasioni ha cercato di sostenere e motivare chi in quel momento stava affrontando gli esercizi. «Forza – diceva –, metteteci tutta la grinta che avete. È questo che vi sarà richiesto in molte situazioni di servizio». A valutare, dal punto di vista tecnico, le prestazioni sportive c’erano i giudici della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera.
Quella che si è svolta il 2 febbraio nell’area sportiva di via Torino era solo la prima fase delle selezioni. Seguirà una prova scritta, in programma martedì 7 febbraio, che consisterà in test volti «ad accertare la preparazione culturale del candidato sulle diverse materie del programma».
Saranno quesiti a risposta sintetica o a risposta multipla. Giovedì 16 febbraio, infine, l’ultimo “scoglio”: le prove orali effettuate di fronte ad esperti e a uno psicologo del lavoro. Ciascun candidato sarà chiamato a un colloquio sulle materie di esame che non è diretto solo a «verificare il grado di preparazione e la sua capacità espositiva», ma anche «gli aspetti relazionali che lo contraddistinguono».
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«Questo – ha commentato l’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani – è l’ennesimo concorso che l’amministrazione ha indetto per integrare il personale del Corpo. Ultimamente ci sono stati tanti pensionamenti e, in più, diversi neoassunti hanno poi vinto concorsi in altri Comuni, magari più vicini al luogo di residenza, e quindi quasi ogni anno sono stati fatti nuovi concorsi. È importante – ha concluso – poter contare su giovani che dimostrino un’adeguata preparazione sia dal punto di vista tecnico, sia sul piano fisico». —
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