Milan il treno tutto d’oro: prossima fermata le Classiche
BUJA. La festa era per Asia Zontone Filippo Gricolini tricolori ciclocross e la Jam’s Bike, squadra di famiglia, si è trasformata anche nella sua di festa: Buja, nella frazione di Avilla, sabato 11 febbraio si è coccolata la sua stella Jonathan Milan, fresco reduce dalla trasferta dorata agli Europei su pista di Grenchen, in Svizzera.
Solita, meravigliosa, atmosfera. Solito ragazzo acqua e sapone che sorride, posa per selfie, si diverte con la forza dei suoi 22 anni.
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Eppure Milan, per vittorie di classe, è già uno dei punti di riferimento, nei velodromi e pure su strada, del ciclismo mondiale. E adesso? «Intanto riposo una settimana in famiglia – spiega – un po’ di relax. Poi riparto forte con gli allenamenti su strada e in marzo la corro la Parigi-Nizza e....».
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Milano-Sanremo suggeriamo noi. Gli si illuminano gli occhi nel chiasso circostante con la trentina di ragazzi del team che lo guardano come un marziano: «È una delle corse dei miei sogni, poi Fiandre e Roubaix...e l’idea è di debuttare al Giro d’Italia. Sono bello carico, su strada ho iniziato bene la stagione al Saudi Tour, avanti così». Sorride.
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La campagna del nord
E fa bene. È atteso a una primavera “pesantina” per il suo futuro. Il ragazzo vince su pista. Ma a lui e a Ganna l’Italbici in cerca di rinascita si aggrappa per vincere pure su strada. Il ragazzo ha un potenziale enorme, la Bahrain Victorius, il suo team, l’ha già designato capitano per la Sanremo in marzo con Matej Mohoric.
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Lo sloveno è quello che ha vinto nel 2022 con quel blitz nella discesa del Poggio. Ma se Milan resiste su Cipressa e Poggio, e ha tutte la classe per farlo, chi vorrebbe avere a che fare con lui sulla via Aurelia che si parli di un golpe negli ultimi due chilometri o di una volata? Poi il bujese correrà la campagna del Nord: occorre esperienza per gareggiare lassù. Vento, ventagli, pavé, giochi di squadra. Servono a volte anni di corse e anche bastonate nei denti prima di emergere. Ma Milan ha classe da vendere.
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Ed ora è atteso alla prima vera campagna del Nord, visto che due anni fa Fiandre e Roubaix le aveva corse da esordiente, mentre un anno fa, proprio alle corse in Belgio, aveva cominciato ad accusare i guai fisici che l’hanno messo fuori gruppo per tre mesi.
Uomo mercato
E poi, attenzione, Milan è anche un uomo mercato. Il contratto triennale con la Bahrain scadrà a fine anno. Il team gli ha fatto una proposta di rinnovo, pare importante, crede fermamente in lui e intende forse anche costruirgli un piccolo gruppo attorno.
Alla porta del procuratore Manuel Quinziato, tuttavia, stanno bussando altri top team mondali (Trek Segafredo? Ineos?). Dopo le classiche se ne saprà di più. Per intenderci: corridori della sua fascia, per palmares, età, motore e attese viaggiano già a ingaggi più vicini al milione che al mezzo milione di euro.
Acqua e sapone
Ma lui resta così. Genuino, disponibile, certo orgoglioso. Adesso anche innamorato. Una deliziosa fanciulla tedesca, Samira, è arrivata a Buja da Lipsia per festeggiarlo, gli ha rubato il cuore e dato serenità, benzina per i muscoli d’un atleta. «Sì siamo andati insieme anche in bici», scherza.
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Lei sorride. «Pedala lui». Se lo mangia con gli occhi quel ragazzone d’altri tempi, con una forza nelle gambe pazzesca.
Franco Pellizotti, carnico d’origine, tra i suoi direttori sportivi alla Bahrain lo sintetizza così: «È un ragazzo d’oro già dalla bici, sulla bici diventa una bestia: Jonny è stratosferico». —
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