La Fondazione Gimbe promuove la il Friuli Venezia Giulia sulla gestione del Covid
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia è stato al di sopra della media nazionale per tamponi effettuati e per vaccini tra i più anziani, mentre l’offerta di posti letto negli ospedali è rimasta stabile. Il numero di contagi, gli ingressi in terapia intensiva e una tendenza no vax in alcune fasce d’età, però, hanno messo in difficoltà il sistema. È questa la conclusione dello studio commissionato dalla Regione a fondazione Gimbe e presentato ieri a Trieste da Nino Cartabellotta, presidente della fondazione, in conferenza stampa assieme al presidente Massimiliano Fedriga e al vice con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Un report «indipendente», dal costo complessivo di 85 mila euro, che ha fatto il punto sulla gestione del Covid-19 e della campagna vaccinale da parte della Sanità regionale.
I dati
Le analisi sono state effettuate su un set di 35 indicatori, partendo da dati di ministero della Salute, Agenas, Iss, Istat e dall’unità governativa per il completamento della campagna vaccinale. Per gli indicatori sulla pandemia sono stati analizzati i dati dal 21 febbraio 2020 (data di identificazione del primo caso in Italia) fino al 21 ottobre 2022. Per i dati relativi alla campagna vaccinale è stato preso in considerazione il periodo dal 27 dicembre 2020 (prima somministrazione di vaccino in Italia) al 12 gennaio 2023. Le analisi sulla mortalità da Covid-19 sono state invece condotte per gli anni 2020 e 2021, mentre per la mortalità totale si è considerato il periodo dall’1 gennaio 2020 al 30 settembre 2022.
Tamponi
Se nel complesso il numero di casi totali per 100 mila abitanti della regione supera la media nazionale, il numero stesso appare influenzato dall’intensa attività di testing. Il Fvg ha infatti eseguito il 43,5% di tamponi in più rispetto alla media nazionale, con un ricorso ai più efficaci tamponi molecolari che ha superato dell'85,5% il valore medio della penisola. Un dato che - sottolinea il report - evidenzia «la precisione in merito ai dati sui contagi», e la realizzazione di analisi «intense» e «accurate». Infine, il Fvg è rimasto in linea per l’utilizzo dei tamponi antigenici, il cui valore per 100 mila abitanti supera del 16,6% la media nazionale. Si tratta -è stato sottolineato - di un dato chiave, in quanto l’intensa politica di testing ha determinato un aumento dei casi diagnosticati, una riduzione del tasso di positività dei tamponi totali e, come vedremo, un verosimile aumento dei tassi grezzi di mortalità.
Ospedalizzazione e terapia intensiva
Il Fvg ha mantenuto una sostanziale stabilità nell’offerta dei posti letto Covid-19, riflettendo - si legge ancora nel report - una programmazione ospedaliera che non ha richiesto attivazioni emergenziali, limitando così l'impatto sull'assistenza ai pazienti con altre patologie. Il tasso di occupazione del 40% dei posti in area medica, in particolare, è stato superato nel 15,5% dei casi, mentre quello del 30% in terapia intensiva nel 21,2%. Per quanto riguarda gli ingressi in terapia intensiva, ad ogni modo, il trend del Fvg si attesta in più occasioni al di sopra della media nazionale.
Campagna vaccinale
Buoni i dati sui livelli di copertura vaccinale tra gli over 80, con solo l'1,6% che non ha ricevuto neppure una dose, contro il 3% di media nazionale. Resta critico, invece, il tasso di copertura sulle fasce d’età ad alto rischio: tra i 60-69enni non ha ricevuto nemmeno una dose il 9,8% contro il 6,1% nazionale, mentre tra i 70-79enni siamo al 7,7%, quasi il doppio del dato nazionale fermo al 4,7%. Male anche la fascia pediatrica: solo il 27,1% dei bambini di età tra i 5 e gli 11 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, rispetto a una media nazionale del 38,5%.
Mortalità
Sul fronte dei decessi, nel periodo analizzato il tasso grezzo di mortalità dovuta al Covid-19 è di 463 decessi per 100 mila abitanti del Fvg, rispetto a una media nazionale di 303 decessi per 100 mila abitanti. Un dato che - si legge nel report - apparentemente assegna alla nostra regione la «maglia nera», ma che va contestualizzato tenendo conto di due fattori: da un lato l’elevato numero di tamponi eseguiti, dall’altro le caratteristiche anagrafiche della popolazione, più anziana della media. Standardizzando con questi due fattori il dato, il numero di decessi registrato nel 2020, pari a 982 casi su 100 mila abitanti, e nel periodo gennaio - settembre 2022, cioè 680 casi su 100 mila, colloca il Fvg al di sotto della media nazionale. Solo nel 2021 il tasso standardizzato rimane superiore alla media, con 1.008 decessi contro i 983 a livello nazionale.
Lo studio di “The Lancet”
Il report di Gimbe fa infine riferimento allo studio "Covid-19 Excess Mortality Collaborators" della rivista scientifica “The Lancet", in cui il Fvg registra nel periodo 2020-2021 la miglior performance nel rapporto tra eccesso di mortalità totale e tasso di mortalità da Covid-19. Si tratta di un indicatore che valuta l'accuratezza della stima del reale impatto sulla mortalità diretta e indiretta della pandemia.
Gli ultimi dati
Intanto ieri in Fvg su 966 tamponi molecolari sono stati rilevati 29 nuovi contagi. Sono inoltre 901 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 83 casi. Nessun paziente in terapia intensiva, i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 87. Sempre ieri si registravano sei decessi: tre a Trieste, due a Udine, uno a Gorizia. Il numero complessivo delle persone decedute in Fvg dall'inizio della pandemia è 5.974, mentre sono risultate positive complessivamente 573.853 persone.