«Oggi abbiamo pochi medici. Questo è il risultato di una politica sbagliata negli ultimi 10 anni, in cui sono stati ammessi troppo pochi studenti per lunghi anni ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia». È l’analisi di Orazio Schillaci. Il ministro della Salute, intervenuto ad “Agorà” su Rai 3. ha provato a evidenziare quali […]
«Oggi abbiamo pochi medici. Questo è il risultato di una politica sbagliata negli ultimi 10 anni, in cui sono stati ammessi troppo pochi studenti per lunghi anni ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia». È l’analisi di Orazio Schillaci. Il ministro della Salute, intervenuto ad “Agorà” su Rai 3. ha provato a evidenziare quali siano le radici dell’attuale carenza di camici bianchi, e in generale di personale sanitario.
Schillaci e l’esperienza alla Facoltà di Tor Vergata
«Io ero preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Tor Vergata» a Roma, ha ricordato. «Da 10 anni ogni anno chiedevamo di aumentare il numero degli iscrivibili. Quindi adesso paghiamo ciò che è stato sbagliato nella programmazione degli ultimi 10 anni. Poi – ha aggiunto – «c’è da rendere più attrattive alcune specialità, sia dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista organizzativo e motivazionale. Penso in primis al pronto soccorso, all’urgenza-emergenza, e anche su questo stiamo lavorando. Abbiamo istituito un tavolo di lavoro al ministero E abbiamo tutta l’attenzione in particolare su alcune specializzazioni. Perché mancano i medici, ma soprattutto mancano in alcune specializzazioni».
Ma non è solo un problema di numeri inadeguati di camici bianchi. «Mancano tragicamente», ha fatto notare Schillaci, «più dei medici, anche gli infermieri. È un’emergenza sulla quale stiamo lavorando. Nel Pnrr», Piano nazionale di ripresa e resilienza, «molti soldi sono soprattutto per le infrastrutture. Però poi le infrastrutture vanno riempite di operatori sanitari. Quindi in collaborazione con Agenas», l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, «stiamo sviluppando dei modelli per far sì che i cittadini nelle strutture che verranno costruite grazie al Pnrr trovino piena soddisfazione ai loro bisogni di sanità».
Primo aumento di 600 unità per le iscrizioni
Qualcosa comincia a muoversi. «È stato previsto un primo aumento per le iscrizioni alle Facoltà di Medicina di circa 600 unità». A renderlo noto, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. «Ad aprile in sede di Conferenza Stato-Regioni verranno determinati i fabbisogni più specifici, intrecciando i dati relativi all’offerta formativa delle università».
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