Passeggeri spariti anche dopo la pandemia. I pendolari preferiscono l’auto al bus Mom
Chiuso il capitolo pandemia e ripresa ormai da un anno la normale attività anche per quanto riguarda il trasporto pubblico, Mom è ancora alla caccia di quella fetta di passeggeri che sono spariti dai suoi bus e le sue corriere. E che non sono tornati con la fine della pandemia. Persone che non utilizzano più il trasporto pubblico, una platea che va recuperata perché pesa, e parecchio. Secondo le stime Mom, una platea che vale tra il 6 e il 10% del trasportato.
I numeri
A fornire il dato è la stessa azienda di trasporto della provincia di Treviso che dopo aver chiuso i conti con il 2022 ha messo in fila i numeri e evidenziato la sparizione di una fetta di utenti. «Se sono cresciuti di circa 2 mila unità gli abbonamenti» sottolinea il presidente di Mom Giacomo Colladon, «prendiamo atto che alla ripresa della normale attività, lontano da emergenze sanitarie o limitazioni di capienza, il trasporto pubblico trevigiano ha perso un parte dei suoi utenti».
È la stessa Mom, in attesa di raffinare la percentuale disegnata dall’analisi semplice dei biglietti staccati, a imporsi una riflessione. Di chi si tratta? Non sono più saliti i giovani? Gli anziani? I pendolari? Si sono persi i viaggiatori occasionali?
Le ipotesi in campo
Potrebbe trattarsi di abitudini mutate definitivamente con la pandemia: pendolari che al mezzo pubblico hanno preferito, una volta per tutte, la bicicletta o (più verosimilmente) l’automobile.
Se si trattasse di una “osmosi” tra gomma e mobilità leggera potrebbe anche essere interpretata come un buon segno se i numeri riguardassero tanto chi ha abbandonato le corriere, quanto quelli che hanno lasciato a casa l’auto. Si trattasse invece di un travaso alla mobilità automobilistica privata, allora sarebbe una sconfitta per il trasporto e la mobilità pubblica con cui fare i conti.
In Mom per questo si stanno facendo le dovute valutazioni, come ha evidenziato Colladon.
L'arrivo del privato
A dover fare i conti con tutti questi numeri sarà però a breve il nuovo consiglio di amministrazione della società, che verrà definito a seguito dell'ingresso del socio privato - Autoguidovie, colosso del trasporto pubblico guidato da Camillo Ranza (presidente) e dalla figlia Natalia (Ad) - che si sta formalizzando in questi giorni.
Il consiglio comunale di Treviso sarà chiamato a votare la modifica dello statuto di Mom entro fine mese dando il suo via libera alla nomina dei nuovi vertici che vedranno il privato proprio nella posizione di responsabile trasporti.
Il nuovo Cda infatti sarà composto dall’amministratore delegato (attualmente Giacomo Colladon), dal direttore amministrativo Franco Comacchio (nomina recente), e dal gestore dei trasporti che sarà indicato da Autoguidovie. —
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