La Prosecco Doc Imoco vince anche con Casalmaggiore: giallo nel finale
È durata il tempo di quattro set la vittoria di Conegliano contro Casalmaggiore, maturata dopo un finale che potrebbe costituire un caso di studio per i corsi di formazione dei tecnici e degli arbitri. Nel terzo set le padrone di casa hanno due palloni per allungare la partita, ma prima Haak e poi un errore di Dimitrova tengono in vita Conegliano. Haak sbaglia la battuta (25-24) e poi toccherebbe la battuta a Melandri, ma qui gli arbitri si accorgono di un errore di formazione delle rosa risalente ad una ventina di scambi prima.
Servono altrettanti minuti per dirimere la questione, con ripetuti consulti del referto elettronico e manuale, suggerimenti anche tra le panchine, sguardi increduli e un tentativo di riscaldamento che ricomincia per tutte e due le formazioni. Alla fine Conegliano arriva a matchpoint, che viene chiuso da Cook, quando ormai l’onda agonistica si era completamente afflosciata.
La vittoria è comunque meritata, anche se con alti e bassi, come indicano anche i parziali dei set. Santarelli punta su un sestetto robusto con Wolosz, Haak. Plummer, Cook, Fahr, Lubian e De Gennaro. Pistola risponde con Carlini, Dimitrova, Perinelli, Frantti, Lohuis, Melandri e De Bortoli. Sono un’illusione i due punti iniziali di Lubian e Plummer, perché ricezione e muro vanno presto in difficoltà. Ne esce un parziale di 6-0 per le padrone di casa che costringe la panchina gialloblù a rimettere ordine e ad un richiamo più “morale” che tecnico. In un amen Conegliano rientra nei binari (9-8) con due diagonali di Haak, altrettanti muri di Plummer, che inventa anche un bel pallonetto. Il servizio funziona bene e dà fiducia a tutta la squadra, mentre Wolosz trova un paio di buone intese con Lubian in fast e in primo tempo. L’ace di Lubian vale il primo vantaggio delle campionesse d’Italia (13-14), sul quale Casalmaggiore cambia tutta la diagonale principale, inserendo Scola e Malual. Si accende anche Haak (70% nel set), ma arrivano, per la legge dei grandi numeri, due errori in battuta (18-18). Nel finale le pantere rosa commettono quasi tutti gli errori del loro primo set e cedono in calando.
I primi due punti personali di Fahr, entrambi in primo tempo, aprono il secondo parziale, che resta con l’inerzia favorevole a Conegliano. Gli aces di Cook e Haak, i muri di Lubian scavano subito un primo solco (3-7). Il motore della Prosecco Doc Imoco inizia a girare a regimi più consueti e confacenti alla propria fama. Casalmaggiore va in difficoltà e fatica a reagire (7-13), aggrappandosi a qualche invenzione di Frantti e Dimitrova che approfittano di rare distrazioni del muro gialloblù (10-14). Sale la qualità dei colpi, con Wolosz al centro della scena capace di proporre in sequenza alzata ad una mano, muro a uno e tocco di seconda intenzione (11-19). Per le padrone di casa solo Frantti riesce a trovare qualche spazio in attacco, appena la ricezione delle compagne riesce ad arginare l’esuberanza del servizio di Conegliano. A fine set si contano 3 aces e 4 muri per la squadra di Santarelli (rispettivamente 5 e 6 nel computo complessivo), a conferma della ritrovata fluidità e continuità della fase break.
Salgono a 10 i blocchi vincenti e a 8 le battute a segno in avvio del terzo parziale, con Lubian grande protagonista, assieme a Haak, Fahr e Plummer (9-12). Il gioco è meno godibile, a causa dei tanti errori da entrambe le parti. Ne beneficia Casalmaggiore, che si riavvicina fino al 14-15 e trova il pareggio a 20 con Perinelli e Frantti. Il resto, su cui si potrà scrivere un manuale regolamentare, è tutto in quel finale del tutto inusuale, che arride ancora a Conegliano.