Fotovoltaico, chi può accedere al bonus e come fare domanda senza sbagliare: le Faq della Regione
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Da mercoledì via libera alle richieste di contributo per l’installazione degli impianti fotovoltaici e dei relativi sistemi di accumulo nelle case dei privati cittadini
Dal 22 febbraio si potranno presentare le domande di contributo per l’installazione degli impianti fotovoltaici e dei relativi sistemi di accumulo nelle case dei privati cittadini. La giunta Fedriga ha approvato il bando per le unità immobiliari singole, a breve seguiranno quelli per i condomini e le parrocchie.
Le tre misure sono finanziate con il fondo da 100 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione per favorire la transizione ecologica. Molto atteso dai cittadini, il bando contiene le norme da seguire per accedere al contributo a fondo perduto. Si tratta di una sorta di bonus che sarà accreditato in un’unica soluzione. I contribuenti non dovranno recuperarlo in più anni, scalandolo dall’Irpef. Il contributo regionale, pari al 40 per cento della spesa sostenuta, unito alla detrazione del 50 per cento del costo riconosciuta dallo Stato, abbatte quasi completamente la spesa di installazione dell’impianto
La Regione ha pubblicato sul suo sito le Faq per avere tutte le risposte ai dubbi più frequenti (Qui il file completo). Il nostro focus riguarda la domanda da presentare e i soggetti che hanno diritto di accesso al fondo.
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LA DOMANDA
Si può presentare domanda avendo solo ordinato l’impianto o con un preventivo?
No, la domanda deve essere presentata ad intervento ultimato. La documentazione necessaria per chiedere il contributo è elencata nell’articolo 9 del bando che si trova alla pagina Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Contributi per installazione di impianti solari fotovoltaici, accumulatori di energia elettrica e solari termici.
Come devo pagare il bollo?
La marca da bollo da 16 euro deve essere acquistata da un rivenditore autorizzato. In fase di compilazione della domanda dovrà essere indicato il numero e la data della marca acquistata. La verifica del pagamento verrà effettuato in sede di controllo della documentazione.
Ho realizzato un impianto fotovoltaico ed un sistema di accumulo. Devo presentare due domande distinte?
No, è possibile presentare l’istanza indicando entrambi gli interventi (A1 e B1 o A3 e B1). È anche possibile presentare domanda in un primo momento per uno dei due interventi e successivamente per l’altro. Non è possibile inoltrare l’istanza sia per impianti A1 che A3.
La dichiarazione di conformità dell’impianto fotovoltaico deve essere intestata al richiedente il contributo?
Non è necessario che la dichiarazione di conformità dell’impianto fotovoltaico sia intestata al richiedente il contributo. È necessario che la domanda di contributo sia presentata dal proprietario o dal titolare di altri diritti reali o di godimento formalmente riconosciuti in un atto registrato e che le fatture siano intestate o cointestate al richiedente. In sede di controllo, la sussistenza del diritto di proprietà verrà verificata d’ufficio attraverso il collegamento telematico al catasto.
Ho realizzato un impianto fotovoltaico sul tetto dell’abitazione prima della pubblicazione del bando e la ditta esecutrice non mi ha fornito la dichiarazione prevista al punto 9 del bando da rendersi obbligatoriamente per le tipologie A1 e B1 sulla base del modello predisposto dalla Regione. Come posso fare?
Il richiedente, al momento della compilazione della domanda, deve necessariamente dotarsi della
dichiarazione in argomento, che deve contenere almeno gli elementi previsti al punto 9 del bando, ovvero i dati relativi:
- alla realizzazione dell’intervento;
- all’immobile ad uso residenziale a servizio del quale è realizzato;
- ai dati relativi agli impianti.
Il modello predisposto contiene altresì l’attestazione che sono state rispettate le norme in materia di sicurezza sul lavoro e richiede che la ditta che ha installato l’impianto dichiari se nella realizzazione è stato rispettato quanto previsto dalla legge regionale 24/2015 (Norme per la sicurezza dei lavori in quota e per la prevenzione di infortuni conseguenti al rischio di cadute dall’alto).
Qualora i lavori siano stati eseguiti prima dell’approvazione del presente bando (10/02/2023), in sostituzione del modello predisposto dalla Regione, potrà essere accettata una dichiarazione fornita dalla Ditta installatrice contenente i dati sopra descritti e il rispetto delle normative in materia di sicurezza. Il rispetto delle normative di sicurezza, di cui è responsabile anche il committente dei lavori, in caso di controllo, verrà eventualmente accertato dagli enti competenti.
SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA
Può presentare domanda il familiare convivente (che non è proprietario, né titolare di diritti reali o personali di godimento sull’immobile)?
No, in base all’articolo 3, comma 2 della legge regionale 1/2023, possono accedere all’incentivo le persone fisiche proprietarie o titolari di diritti reali e personali di godimento, formalmente riconosciuti in un atto registrato, sugli immobili sui quali sono realizzati gli interventi indicati all'articolo 2, comma 1.
Pertanto, la domanda dovrà essere presentata dal proprietario. Il convivente potrà comunque risultare cointestatario della fattura (per la quale l’intestatario avente titolo può inoltrare l’istanza) e pagarla, usufruendo eventualmente di detrazioni fiscali. L’erogazione dell’incentivo sarà disposta sul conto corrente indicato nella domanda (e potrebbe trattarsi di conto corrente intestato ad un soggetto diverso dal richiedente).
In alternativa, la domanda può essere presentata dal convivente, a seguito di costituzione di comodato gratuito, regolarmente registrato. In tal caso la fattura potrà essere interamente intestata al convivente.