Primarie Pd, netta affermazione di Schlein in regione
Le primarie del Partito democratico in Friuli Venezia Giulia hanno un vincitore: Elly Schlein, la candidata alla segreteria dem più radicale, si impone sì a sorpresa, ma nettamente (9.941 voti pari al 63,51% contro 5.708 pari al 36,47%) sul rivale Stefano Bonaccini, rappresentante dell’ala più moderata.
La partecipazione alle primarie è stata, per i vertici del Pd, soddisfacente con 15.740 votanti che si sono presentati ai gazebo.
Già dai primi dati della mattina di domenica 26 si era intuito che militanti e simpatizzanti dem stavano rispondendo alla “chiamata”.
Alle 12 infatti oltre 7.500 persone avevano scelto di recarsi in uno dei 120 seggi allestiti in Friuli Venezia Giulia per scegliere il nuovo leader nazionale.
Ma la vera sorpresa è stata lo spoglio. Numeri decisamente favorevoli alla deputata Schlein che a Pordenone città, per fare solo un esempio, su 900 votanti aveva ottenuto 601 preferenze, doppiando il suo rivale Bonaccini fermo a 297.
In tutta la provincia pordenonese si sono recati ai gazebo in 3.686, la Schlein ha raggiunto quota 2.173 voti, Bonaccini 1.502.
A Udine invece Schlein ha ottenuto 4.352 voti, contro i 2.778 del suo avversario. Percentuali bulgare per Schlein a Trieste (74%), mentre a Gorizia ha sfondato quota 65%.
«In Friuli Venezia Giulia la partecipazione a queste primarie dà l’indicazione al Pd di aumentare lo sforzo per mandare via Fedriga, essere alternativa alla destra arrogante che sta tenendo bloccata la regione, occupa tutti gli spazi, spende male e peggiora le condizioni di vita delle famiglie», ha detto il segretario regionale del partito Renzo Liva.
«È sorprendente l’affermazione di Elly Schlein in Friuli Venezia Giulia - ha affermato Vincenzo Martines, sostenitore della mozione Schlein - . Contavamo sulla spinta popolare delle primarie, ma è una vittoria sorprendente non solo nei numeri, ma perché figlia di una presenza di rilievo ai seggi.
Era questo quello che il Pd si aspettava. Elly Schlein è stata premiata sulla spinta di una fiducia nei confronti del Pd che proviene dai mondi, in particolare, che vogliamo ricominciare a rappresentare».