La passione per il ciclismo si trasforma in lavoro: l’ex assessore diventa scorta tecnica in gara
Ci sono passioni che sono tali da sempre e col tempo si rinnovano, vengono vissute da nuove prospettive.
Il ciclismo accompagna Lucio Caldo sin da bambino: corridore prima, direttore sportivo poi. Quindi, la nuova dimensione di motociclista in corsa: compito delicato, essenziale, perché contribuisce in modo determinante alla sicurezza.
Da quest’anno Caldo è entrato nel mondo dei professionisti, e l’ha fatto dalla porta principale: Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Milano-Torino e la Milano-Sanremo.
Caldo, in pensione da qualche tempo, ha rinunciato anche alla politica per seguire il suo sogno: un’esperienza durata quindici anni, i primi cinque all’opposizione, gli altri da assessore.
Dopo la rielezione, lo scorso giugno, di nuovo tra la minoranza, nei mesi scorsi, l’annuncio in consiglio comunale: avrebbe lasciato l’incarico per approdare nel World Tour, il livello più alto del ciclismo.
L’ha fatto con le scorte tecniche di Rcs, il gruppo che organizza anche il Giro d’Italia. A spingerlo non solo il desiderio di cimentarsi in una dimensione nuova, ai massimi livelli, ma anche la volontà di migliorare, di apprendere nuove tecniche e “segreti” da utilizzare nelle gare del Fvg e del Veneto alle quali collabora.
Assieme a lui c’è il casarsese Cristiano Gaiardo, ex corridore di buon livello (è stato anche campione italiano su pista).
Insieme, formano una delle coppie di moto lavagna: Gaiardo alla guida, Caldo dietro a indicare tempi, distanze, distacchi. Ruolo, anche questo, delicato, perché si è nel vivo della corsa, in situazioni dove la tensione alle volte è alta.
Si diceva del desiderio di Caldo di imparare. Quest’anno, assieme ad altri appassionati, ha costituito il gruppo Scorte tecniche Fontanafredda, costola della Società ciclistica Fontanafredda del presidente Gilberto Pittarella, che a sua volta crede nel progetto.
Ma come sono andate le prime gare tra i “grandi” «Un’esperienza entusiasmante, formativa – racconta l’ex assessore –. Serve la massima attenzione, ma hai la possibilità di capire le dinamiche di corse al massimo livello, diverse da quelle cui siamo abituati.
Con me c’è Cristiano Gaiardo, abbiamo un compito delicato, quello della moto lavagna. Ci hanno chiamato, treni così passano una volta: abbiamo detto sì».
Caldo ha corso con la Azzanese fino al secondo anno da junior, quindi è diventato, nel 1980, direttore sportivo. Poi l’approdo al settore sicurezza, del quale si è occupato per tanti anni anche per lavoro.
Con impegno e professionalità, conseguendo risultati importanti, ma senza defilarsi dal ciclismo. Dove, quando la vita glielo ha consentito, ha trovato un’occasione alla quale non ha voluto dire di no.
«Ieri eravamo alla Milano-Sanremo – conclude l’ex assessore –, una delle gare più importanti al mondo. Per imparare tecniche che vogliamo portare sul territorio, per aumentare la sicurezza nelle nostre corse».