Quinto, spara pallini d’acciaio col fucile da soft-air: sfiora un bambino in braccio al padre
Spara pallini d’acciaio con un fucile da soft-air, sfiorando auto in transito, bambini e ciclisti. Ed ora un’intera via di Quinto è sul piede di guerra contro un quarantenne, loro vicino di casa.
Ieri mattina l’ultima bravata. Nella strada di Quinto, ai confini con Zero Branco, sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, dopo che un residente della zona, che si trovava con il figlio piccolo in braccio nel marciapiede accanto al piccolo parco giochi, è stato sfiorato da un pallino d’acciaio del “cecchino” di vicolo Monte Cervino. Si tratta di un quarantenne della zona che è appassionato di armi da soft-air e che negli ultimi giorni ha incrementato le sue performances balistiche, sparando dal proprio giardino di casa. I suoi obiettivi ufficiali sono i cartelli stradali della zona attorno al parco giochi. Ma negli ultimi giorni è riuscito nell’impresa di colpire e ferire il gatto di un vicino di casa, di rompere il fanalino posteriore dello stop di una Range Rover e di rovinare il vetro di una macchina di una vicina, posteggiate entrambe nel parcheggio che si trova accanto al parco-giochi per bambini.
La situazione in vicolo Monte Cervino a Quinto è, a dir poco, esplosiva. Tanto che ieri i carabinieri, chiamati dopo che un pallino sparato da un fucile soft-air ad aria compressa che ha pericolosamente sfiorato un papà con il bambino in braccio, sono intervenuti in vicolo Monte Cervino e hanno bussato alla porta del quarantenne.
«Purtroppo - spiega un residente - ci hanno detto che non è stato nemmeno denunciato. I fucili da soft-air sono detenute legalmente e non sono considerate vere e proprie armi. Per cui non è scattato neanche il sequestro. Il problema è che i pallini di quel tipo d’arma sono d’acciaio ed hanno già fatto danni gravi. Ad un auto è stato rotto un fanalino, ad un’altra ha crepato il parabrezza, un povero gatto di un vicino è stato colpito rimediando un foro in pancia. Ma soprattutto alcuni ciclisti e passanti sono stati sfiorati. Provate a immaginare se un pallino colpisce alla testa uno dei bambini che s’intrattengono ogni giorno nel parco giochi qui davanti? Oppure centra un passanti ad un occhio? È inutile dirlo: siamo molto preoccupati».
L’uomo, che ieri è stato sfiorato da un pallino mentre teneva il piccolo figlio in braccio, è sotto choc e non vuole parlare: «Parlate con i residenti - si limita a dire dalla finestra di casa - qui tutti sanno quello che sta succedendo».
Il fatto è avvenuto poco dopo mezzogiorno. «Siamo molto preoccupati - spiega un altro residente che non vuole dire il suo nome per un timore più che giustificabile - perché potrebbe succedere qualcosa di grave. Lui dice di limitarsi a sparare ai cartelli: ma capite che i cartelli sono in direzione della strada e del parco giochi. È da Pasquetta che ha iniziato regolarmente a sparare. Sta diventando una escalation: 15, anche 20, colpi al giorno. A Pasquetta ha preso di mira i cartelli stradali del parcheggio con direzione di mira su un giardino di un uomo che stava festeggiando con una grigliata assieme a parenti. E c’erano molti bambini. Se un pallino li colpisce in testa o ad un occhio? Non voglio immaginarmelo. Domani ci incontreremo tutti e sporgeremo una querela comune così come ci è stato consigliato dai carabinieri. Non possiamo più aspettare. Qui ci scappa la tragedia».